Carenza di personale e mezzi, vigili del fuoco in stato di agitazione. L’USB: “situazione insostenibile”

Per Antonazzo (Conapo) con il Giubileo si rischia il collasso del sistema se a Roma non arriveranno nuovi vigili del fuoco

Sono i veri angeli custodi della Città, nonostante le sfide legate alla carenza di personale e mezzi. In questa torrida estate del 2024, hanno fronteggiato, e in alcuni casi continuano a combattere, incendi di proporzioni enormi.

Hanno trascorso notti intere sul campo per domare le fiamme che, nelle ultime settimane, hanno colpito in modo indiscriminato diverse aree della città.

Ora, però, i pompieri sono giunti al limite della resistenza. Come abbiamo già evidenziato più volte, i vigili del fuoco sono esausti e ora minacciano addirittura di scioperare.

L’Unione Sindacale di Base (USB) ha dichiarato lo stato di agitazione provinciale per protestare contro il mancato rinnovo del “dispositivo di soccorso”, uno strumento essenziale per garantire ordine ed efficienza all’interno del corpo.

La situazione è diventata “insostenibile”, sostiene l’USB, poiché i turni di lavoro non permettono più il recupero psico-fisico necessario per i lavoratori.

“Non è più tollerabile una simile condizione, che aumenta il rischio di infortuni e stress lavoro-correlato”, denunciano i rappresentanti dei lavoratori.

Le critiche si rivolgono anche al comando, accusato di essere “bloccato in un immobilismo imbarazzante”, permettendo che questa situazione si perpetui senza alcuna soluzione. Di fronte a questo scenario, è stato dichiarato lo stato di agitazione provinciale, un passo che prelude allo sciopero.

Con pochi mezzi e personale ridotto, la situazione è diventata intollerabile anche per Luca Antonazzo, segretario romano del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco.

Il nuovo decreto del Ministero dell’Interno, che prevede un aumento di appena 34 unità su base provinciale, è del tutto insufficiente”, critica Antonazzo.

Un comando come quello di Roma dovrebbe avere almeno 2.500 vigili del fuoco per garantire un soccorso tecnico urgente. Oggi siamo fermi a 1.780 (sulla carta), ma quotidianamente mancano oltre 200 unità a causa di carenze nell’organico.”

La situazione si complica ulteriormente in estate, quando i numerosi incendi costringono i vigili a turni massacranti e doppi servizi. A questo si aggiunge la scarsità di ricambi per i dispositivi di protezione individuale e le uniformi da intervento, mettendo a rischio la sicurezza e la salute dei vigili.

Infatti, a causa di problemi nell’approvvigionamento delle nuove divise, i magazzini sono praticamente vuoti, con le poche uniformi rimaste riservate agli allievi, mentre i pompieri in servizio devono “arrangiarsi” come possono.

Ogni giorno sarebbero necessari almeno 500 vigili del fuoco in turno per garantire un dispositivo di soccorso adeguato alla popolazione e al turismo di tutta la provincia di Roma.

E invece, dobbiamo fare i conti con un servizio ridotto all’osso, dove ci sono in servizio poco più di 200 pompieri, compresi quelli negli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. A volte, purtroppo, siamo costretti a chiudere i distaccamenti per mancanza di personale.

Questa è la realtà che denunciamo costantemente, ma rimaniamo inascoltati dai vertici del comando di Roma, dalla direzione regionale per il Lazio e dal Ministero dell’Interno”, conclude Antonazzo.

Il pensiero corre inevitabilmente al futuro, al 2025, quando Roma sarà al centro del Giubileo. La città accoglierà 35 milioni di persone, per le quali sarà essenziale garantire sicurezza.

Senza interventi adeguati, si rischia il collasso, avverte Antonazzo. “Non possiamo più rimandare un incremento significativo dell’organico dei vigili del fuoco della Capitale.

È urgente intervenire sulla pianta organica inadeguata di Roma, anche perché con il Giubileo ormai alle porte, temiamo il collasso del sistema.

Dal governo Meloni ci aspettavamo una risposta concreta tramite il decreto Giubileo, ma siamo rimasti fortemente delusi. Chiediamo al Ministro dell’Interno Piantedosi e al Sottosegretario Prisco di agire subito per garantire la sicurezza di Roma.”


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