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Colpo notturno a Boccea: spaccano la vetrina con un tombino e fuggono con 100 euro

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nel quartiere, già al centro di numerose proteste da parte dei residenti

Una nuova ondata di microcriminalità scuote il quartiere di Boccea. Questa volta, il bersaglio è stato un bar di via Urbano II, dove ignoti hanno utilizzato un tombino per sfondare la vetrina e fuggire con il fondo cassa di appena 100 euro. Il furto, avvenuto nel cuore della notte, poco prima delle 3, ha lasciato dietro di sé danni ingenti, aggravando ulteriormente la situazione di insicurezza in una zona sempre più provata da episodi criminali.

Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi hanno prelevato il tombino da un marciapiede sul lato opposto della strada, usandolo per mandare in frantumi la vetrata del bar. Entrati nel locale, si sono impadroniti del denaro e sono fuggiti, probabilmente disturbati dal suono dell’allarme che li ha costretti a una fuga precipitosa. Sul posto sono intervenute le Volanti della Polizia, che hanno avviato le indagini.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nel quartiere, già al centro di numerose proteste da parte dei residenti. A metà settembre, un gruppo di cittadini ha dato vita a ronde notturne per monitorare le strade e segnalare eventuali attività sospette alle autorità, un’iniziativa che è partita da Circonvallazione Cornelia e ha coinvolto diverse zone di Boccea. La richiesta di maggiore sicurezza si è fatta sentire anche in una manifestazione a piazza dei Giureconsulti, dove i residenti hanno chiesto più controlli e presidi delle forze dell’ordine.

Foto Facebook di Daniele Giannini

Daniele Giannini, ex presidente del Municipio XIII, è in prima linea nella battaglia per restituire serenità al quartiere. Commentando l’ennesimo atto criminale, ha espresso solidarietà ai proprietari del bar: “Massima vicinanza a chi lavora onestamente e si trova costretto a subire questi danni. Continueremo con le nostre iniziative di sensibilizzazione e di pulizia della zona”. Giannini ha poi sottolineato come le misure adottate finora siano state insufficienti: “Non basta, chiediamo la presenza dell’esercito e maggiori pattuglie di polizia e carabinieri”.

Purtroppo, Boccea non è nuova a episodi del genere. Tra sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, la famigerata “banda della Panda” aveva colpito un negozio di gastronomia, sfondando la serranda con l’auto e fuggendo con migliaia di euro prelevati dalla cassa automatica. I danni per la titolare furono devastanti: serrande distrutte, frigoriferi ammaccati, porte danneggiate e ingenti perdite di merce. “È già il terzo tentativo di furto in pochi mesi – raccontò all’epoca la proprietaria –. Via Boccea è diventata come il Bronx”.

Anche i commercianti si sono fatti sentire, riunendosi l’11 settembre in piazza dei Giureconsulti per esprimere la loro rabbia e frustrazione. “I cittadini non si sentono più sicuri, e i continui furti non fanno che peggiorare la situazione,” ha dichiarato Giannini, raccogliendo le lamentele dei negozianti. E così, tra manifestazioni, ronde e campagne di sensibilizzazione, Boccea continua la sua battaglia per recuperare la tranquillità che merita.


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