Municipi:

Contro la “stangata” d’autunno

Mercoledì 14 settembre sciopero della spesa ed altre iniziative delle associazioni dei consumatori e dei cittadini

Ce ne siamo accorti tutti al ritorno in città dopo le vacanze: i prezzi, anche quelli della spesa quotidiana, sono uteriormente aumentati e ancora ce ne accorgeremo con l’arrivo delle prossime bollette di luce e gas o degli estratti conti bancari.

Contro questa stangata d’autunno, che su base annua è stato calcolato possa portare ad un costo di 1.000 euro in più per ogni famiglia, le maggiori associazioni a difesa dei diritti dei cittadini hanno indetto per mercoledì 14 settembre una giornata di lotta (la quinta a livello nazionale).
L’Intercosumatori invita a boicottare gli aumenti di carburanti, luce, gas, casa, scuola dalle 11,30 alle 13,30. I cittadini possono rinunciare anche solo un acquisto, come consiglia la Federconsumatori, disertando negozi, distributori di carburanti, servizi di uffici pubblici, banche, ma anche spegnando il motore se si è fermi nel traffico, non facendo telefonate, non portando i bambini sulle giostre.
Sempre nella mattinata è annunciata una manifestazione davanti a Montecitorio in cui, a partiere dalle 10,30 verranno distribuite gratuitamente lampadine a basso consumo.
Allo sciopero della spessa hanno aderito la Cgil e la Coldiretti che regalerà pomodori in piazza.

Alle ore 21 si svolgerà la seconda protesta, indetta da sette associazioni (Confconsumatori, Adiconsum, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Legaconsumatori, Assoutenti, U. N. consumatori) che invitano ad attuare un black-out di 5 minuti per sostenere la loro richiesta al Governo di 5 provvedimenti urgenti contro gli aumenti. Secondo Adiconsum “sulle bollette, va ridotto il costo del consumo notturno e festivo e vanno ridotte le accise sui carburanti, ma in questo settore è fondamentale aumentare la concorrenza, dando il via libera alla distribuzione di benzina nei supermercati, mentre invece ne esistono solo due”.

Le associazioni hanno valutato gli ultimi e prossimi aumenti in un costo di 1.000 euro l’anno in più per ogni famiglia. Al primo posto della lista nera quelli legati ai costi legati all’energia (petrolio e gasolio) per complessivi previsti 860 euro a famiglia (bollette di luce e gas dal 1° ottobre +66 euro euro; riscaldamento +115, benzina +300; più i costi indirettamente influenzati dall’energia: +140 per il trasporto delle merci che acquisteremo, +200 per i prodotti per la casa e ai prodotti alla cui lavorazione concorrono il petrolio o derivati). Nei prossimi mesi sono poi previsti aumenti nei servizi bancari (+46 euro); ritocchi alle polizze Rc auto (+45 euro) e dei costi scolastici (+35 euro). Il totale è di 985 euro che ogni famiglia dovrà spendere in più nel 2005/2006.

Alle iniziative del 14 settembre, “pur condividendone le ragioni di fondo”, come dichiara in un comunicato, non ha aderito Cittadinanzattiva. “Non è più il tempo d’iniziative simboliche di protesta una tantum – dichiara Giustino Trincia, vice segretario generale – occorre invece che il cittadino-consumatore diventi protagonista adottando quotidianamente scelte di consumo consapevoli  e che la classe politica si dia una svegliata, a partire da chi governa. Negli scorsi anni abbiamo preso parte a queste giornate di protesta, ma ormai ci sembra che convenga puntare sulla capacità di attivazione diretta del cittadino che, tramite le proprie scelte quotidiane, può davvero incidere sui costi di prodotti, sulle tariffe dei servizi e sui ritardi di chi ci governa. I risultati delle iniziative simboliche, tra l’altro, possono essere utili per una generica sensibilizzazione, ma sono difficili da misurare e sono strumentalizzabili a seconda di chi li interpreta”.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento