

La scelta è avvenuta per limitare al massimo gli scontri fra le due tifoserie
Non sarà una domenica qualsiasi. Il 21 settembre la Capitale si fermerà per il derby Lazio–Roma, ma questa volta il fischio d’inizio risuonerà in un orario insolito: alle 12:30. Una scelta che rompe la consuetudine e riporta la stracittadina all’ora di pranzo, come non accadeva dal 2017.
Allora furono i giallorossi a giocare in casa, ma a festeggiare furono i biancocelesti, grazie alla doppietta di Keita Baldé e alla rete di Basta: un 3-1 che rimase impresso nella memoria dei tifosi.
Dietro a questa decisione non c’è il semplice calendario, ma la volontà di garantire maggiore sicurezza. Il derby di aprile, infatti, si era trasformato in una vera e propria guerriglia urbana: fumogeni, scontri, locali devastati tra piazza Mancini e Ponte Milvio.
Tredici agenti feriti, un residente colto da malore e tanti cittadini barricati in casa, mentre la zona intorno all’Olimpico diventava teatro di caos.
Anticipare la partita a mezzogiorno è quindi una mossa mirata: ridurre i rischi, evitare che la notte faccia da cornice agli scontri, rendere più gestibile il deflusso delle tifoserie.
Ma resta intatto il fascino di una sfida che, a prescindere dall’orario, accende la città come nessun’altra.
Il countdown è iniziato: Lazio e Roma si ritroveranno all’Olimpico, quando la Capitale, a tavola o sugli spalti, si fermerà per il match più sentito dell’anno.
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