

Problemi per l'individuazione delle scuole adibite a seggio a Vigne Nuove. Zero servizi per disabili in via dello Scalo di Settebagni
L’esito delle ultime consultazioni elettorali ha dato luogo a velenose polemiche e astiose recriminazioni un po’ in tutto lo Stivale. Nel IV municipio del Comune di Roma ad esse si sono aggiunte quelle per l’organizzazione di alcuni seggi.
I consiglieri municipali di opposizione Paolo Marchionne e Federica Rampini hanno dichiarato in una nota che “molti elettori della zona di Vigne Nuove…si sono trovati nella difficoltà di individuare la propria sezione elettorale”. Ciò sarebbe accaduto perché nello spostamento di due sezioni elettorali dalla scuola di via De Liguoro a quella di via De Santis sarebbero mancate le minime informazioni necessarie agli elettori interessati. Questi ultimi si sono trovati – prosegue la nota di Marchionne e Rampini – a “girovagare tra un plesso scolastico e l’altro visto che non hanno ricevuto né i contrassegni da applicare alle tessere né altre comunicazioni”.
Non è andata meglio in via dello Scalo di Settebagni – estrema periferia nord del territorio municipale e comunale – dove i lampioni a energia solare posti sulla rampa che conduce alla scuola elementare sede di votazioni non hanno funzionato lasciando il ripido percorso nell’oscurità più totale. Ne ha dato notizia il blog di informazione tenuto dalla giornalista Luciana Miocchi, che ha riferito inoltre dei disagi patiti (e lamentati sul proprio profilo Facebook) da una giovane elettrice residente in zona per accedere al seggio. La ragazza – Lara il suo nome – è una disabile motoria e per spostarsi fuori casa può usare soltanto un furgoncino appositamente modificato con una pedana di accesso per la sua purtroppo inseparabile carrozzina elettrica.
Votare al seggio di Settebagni per Lara è stata una delle tante piccole grandi odissee che le persone come lei devono affrontare ogni giorno, avendo trovato prima il vialetto di accesso alle scuole ingombro dei veicoli di quegli indolenti – sebbene in perfetta salute – che hanno reputato troppo faticoso percorrere un centinaio di metri a piedi, poi lo stesso scivolo per le carrozzine occupato dalla vettura di una scrutatrice che vi aveva parcheggiato davanti nell’inerzia del personale di sorveglianza e infine il montascale interno guasto, cosa che le ha impedito di scendere al piano dove c’era il suo seggio. Alla fine Lara ha dovuto votare da sola nella stanza delle maestre. Insomma, un’esperienza da dimenticare se non fosse che a rinnovarla ci pensano ogni giorno il lassismo delle istituzioni e l’egoismo barbaro di troppi cui non farebbero male un paio di mesi vissuti da handicappato, tanto per provare le stesse sensazioni.
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