

Sul posto la squadra mobile, la polizia scientifica e il 118. Indagini in corso
Due uomini, uno di 81 anni e l’altro di 39, sono stati trovati senza vita all’interno di una falegnameria, trasformatasi improvvisamente in un teatro di sangue. L’accaduto, in via della Stazione di Ottavia.
A lanciare l’allarme, poco prima delle 20:00 di sabato 17 maggio, è stato il proprietario del laboratorio artigianale. Non vedendo rientrare uno dei due dipendenti, si è recato sul posto.
Mai avrebbe immaginato di trovarsi davanti a una scena tanto crudele: un uomo disteso a terra con ferite di arma da fuoco alla testa e alla schiena e un altro uomo ferito. Il secondo uomo, arrivati i soccorsi, è stato rianimato, ma i tentativi dei medici sono stati vani.
Sul posto la squadra mobile, la polizia scientifica, i carabinieri e il 118. La zona è stata transennata. Non emergono, al momento, collegamenti con droga o criminalità organizzata. Si tratterebbe, infatti, di un omicidio suicidio. La pistola usata è stata ritrovata a poca distanza dai due corpi.
La prima vittima è stata raggiunta da due proiettili alla testa e due alla schiena. L’altro uomo è stato trovato privo di sensi con un colpo di pistola alla testa.
Il 118 lo ha trasportato d’urgenza al policlinico Gemelli, mentre i medici hanno tentato una disperata rianimazione, ma i soccorsi si sono rivelati purtroppo inutili.
I due da quanto si apprende si conoscevano, lavoravano nello stesso ambiente e, stando alle prime informazioni, erano entrambi legati al datore di lavoro. Nessuno dei due aveva precedenti penali.
Il falegname titolare dell’attività, sotto choc, è stato ascoltato dagli investigatori per cercare di far luce su eventuali tensioni tra i due uomini.
Un litigio degenerato? Vecchi rancori mai sopiti? Gli inquirenti mantengono il riserbo, ma proseguono senza sosta nella raccolta di elementi utili per chiarire cosa sia accaduto davvero tra quelle pareti di legno e attrezzi.
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