Municipi: | Quartiere:

Eredità colpevole di Diego Zandel al “Villaggio Cultura – Pentatonic”

Domenica 10 marzo 2024, alle ore 17 in Viale Oscar Sinigaglia, 18/20 a Roma Laurentina

Domenica 10 marzo 2024, alle ore 17* presso l’Associazione Culturale “Villaggio Cultura – Pentatonic” in Viale Oscar Sinigaglia, 18/20 a Roma Laurentina incontro con Diego Zandel e il suo libro Eredità colpevole, Voland 2023.

In conversazione con l’autore: Anna Maria Curci.

«Guido Lednaz, giornalista e scrittore figlio di profughi fiumani, si interessa all’omicidio del giudice La Spina, rivendicato da un gruppo di estrema destra per il contributo dell’uomo all’assoluzione del criminale di guerra titino Josip Strčić. Seguendo varie piste investigative e rimettendosi in contatto con figure del suo passato, Lednaz ripercorre una delle pagine più sanguinose della storia presentando il resoconto delle atrocità della Seconda guerra mondiale e il conseguente esodo di un intero popolo. Un’indagine dalle tinte noir condotta tra Roma e Trieste» (dalla quarta di copertina). 

Figlio di esuli fiumani, Diego Zandel è nato nel campo profughi di Servigliano nel 1948. Ha all’attivo una ventina di romanzi, tra i quali Massacro per un presidente (Mondadori 1981), Una storia istriana (Rusconi 1987), I confini dell’odio (Aragno 2002, Gammarò 2022), Il fratello greco (Hacca 2010), I testimoni muti (Mursia 2011). Esperto di Balcani, è anche uno degli autori del docufilm Hotel Sarajevo, prodotto da Clipper Media e Rai Cinema (2022). Nel 2023 gli è stato conferito il Premio Tomizza come personalità che nel tempo si è distinta nell’affermazione concreta degli ideali di mutua comprensione e pacifica convivenza tra le genti delle nostre terre”.

*Ingresso con tessera dell’Associazione 2024. Per garantire il mantenimento dello spazio “Invito alla lettura” è gradita una consumazione. 


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento