Ferocemente vivi al Teatro di Villa Torlonia

Un incontro intimo tra il teatro e la potenza del libro "Al centro di una città antichissima". Il 23 maggio 2018 -ore 20-

FEROCEMENTE VIVI. Scavando a mani nude, intrecciando fili: un incontro intimo tra teatro e libro in scena il 23 maggio (ore 20) al Teatro di Villa Torlonia.

Un viaggio nella memoria di una famiglia e di un intero paese che parte dal libro Al centro di una città antichissima di Rosa Mordenti, edito da Alegre. Dalla seconda Guerra Mondiale si snoda il percorso di quei ventenni resistenti, pronti a sacrificarsi per un altro mondo, che furono poi obbligati a convertire la libertà delle loro azioni e dei loro sogni ai tempi di pace e di ricostruzione.

Un “ritorno nei ranghi” che colpì con più violenza le donne e i loro corpi apparentemente liberati, subito tornati a vestire i panni stretti della tradizione. Un’immersione in una tragedia familiare indicibile, nella cornice degli anni ’50 e poi del boom economico, che esplode con le parole di questo libro per aprire una riflessione sulla città, sul carcere, luoghi reali e simbolici della prigionia dei corpi. “Ho scavato con le mani in una materia dura, stratificata, che è stata viva, come un’archeologa inesperta al centro di una città antichissima; e mi sono sentita a volte come un bambino a caccia di fossili su una parete di roccia.”

Si intrecciano così le vite di altri e di generazioni future, fino a quelle dei nostri tempi, alla solitudine di un certo precariato alle prese con altre guerre, che sempre guerre sono, e alla ricerca di un senso che si può rintracciare e scovare nel passato personale e collettivo che va a intessere il viaggio della storia.

L’autrice e gli interventi degli ospiti intessono e ricuciono frammenti di memoria, come scrive Sandro Portelli nella prefazione al libro: “frugando archivi, scrutando immagini e colmando vuoti coi sentimenti, con le congetture, con l’immaginazione. […] È memoria familiare, ma riverbera in cerchi che si allargano fino a investire la memoria della città e il modo in cui la città stessa si racconta…

Un modo di ricucire il mondo, insieme, seguendo quelle tracce che compongono la nostra memoria.

Un programma di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio, con la partecipazione di Rosa Mordenti (autrice del libro e giornalista), Chiara Ingrao (scrittrice), Chiara Bastianelli (psicologa), Patrizia De Mei (ideatrice di Passeggiate romane) e con il contributo fotografico di Stefano Montesi.

L’appuntamento del 23 maggio fa seguito a quello del 18 aprile SE MANCHI TU di padri e fili, del lavoro e della vita, dai libro Amianto(ed. Alegre) e 108 metri (ed. Laterza) di A. Prunetti, preceduto il 30 marzo da LUNGO LA LINEA DEL FURORE alla ricerca della terra perdura, dal libro Furore di J. Steinbeck (ed. Bompiani).

Il 14 giugno sarà di scena UN GIORNO BIANCO dove il noi dimora in me, dal libro Ho costruito una casa da giardiniere di G. Clément (ed. Quodlibet).

INFO TEATRO DI VILLA TORLONIA  06.684.000.

Bruno Cimino e Bruna Fiorentino


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