“I giochi di una volta” di Grazia Galante a Roma

La presentazione del libro sabato 6 maggio 2017 alle ore 18.00 nella sede dell’UNAR, in via Filippo Aldrovandi 16, organizzata dall’Associazione “Sammarchesi a Roma”,

Sabato 6 maggio 2017 alle ore 18.00 nella sede dell’UNAR, in via Filippo Aldrovandi 16 a Roma, organizzata dall’Associazione “Sammarchesi a Roma”, avrà luogo la presentazione del volume “I giochi di una volta” (Levante Editore, Bari) di Grazia Galante. Sarà presente l’Autrice. Intervengono: Tommaso Aucello (Associazione “Sammarchesi a Roma), Pasquale Mastracchio (Presidente Associazione Amici della Puglia) e la scrittrice Anna Siani.

Serve un libro di giochi tradizionali infantili nell’era in cui l’attenzione dei bambini e anche degli adulti è catturata dagli smartphone? Penso di sì perché credo nel valore educativo dei giochi di una volta. Anche l’UNESCO nel 2003 ha steso la Carta internazionale del Gioco Tradizionale in cui riconosce il valore del gioco tradizionale come bene immateriale dell’umanità da salvaguardare, valorizzare e promuovere perché esso è espressione della memoria storica, delle caratteristiche ambientali del territorio, della creatività sociale. Le tante iniziative, che da qualche anno si svolgono in alcune città italiane: il Festival internazionale dei giochi in strada di Verona, che vede il coinvolgimento di migliaia e migliaia di partecipanti non solo italiani, ma anche stranieri; le Olimpiadi dei giochi tradizionali di Cosenza; il Festival dei giochi tradizionali di Ceglie Messapica (BR), per rimanere in Puglia; la nascita dell’Associazione dei giochi antichi nel Veneto nel 2002; l’allestimento di Musei del giocattolo antico come quello di Milano, hanno questo scopo.”  (dalla Presentazione)

Il libro della Galante ci immerge in un universo che ormai non c’è più: quella che è stata definita ‘la civiltà del vicolo’. Una civiltà in cui era la ‘strada’ il luogo dei giochi, dell’aggregazione, delle amicizie, della competizione. La strada (o, appunto, il vicolo) era il ‘luogo formativo’, quello in cui si era costretti a crescere, a confrontarsi con gli altri, a risolvere problemi. D’altra parte – e lo ricordo bene – la civiltà di quei tempi (non troppo lontani, in verità) era, con tutti i suoi enormi problemi di sopravvivenza e di scarse opportunità di emancipazione sociale, era una sorta di ‘comunità educante’: gli adulti – indistintamente – erano gli educatori dei ragazzi. In assenza del padre – magari in quel momento al lavoro – gli altri adulti intervenivano, se i ragazzi combinavano qualche marachella o davano disturbo. E il padre, al ritorno, saputo della cosa, ringraziava il vicino del suo intervento (e magari puniva severamente il figlio). Voglio dire che il libro della Galante ci riporta a quel mondo in cui si poteva giocare in strada, anche perché passavano raramente delle auto. Ricordo piuttosto dei traini, che tornavano – la sera – dalle campagne. Il libro di Grazia Galante diviene così una sorta di bibbia del gioco della civiltà contadina, un testo da tenere sul comodino e da sfogliare, appena si ha un momento libero, per ritrovare un filo rosso ormai quasi dimenticato. Rivediamo i giochi che tutti facevamo,dalla lippa a ‘Ntozzamùre’, dai giochi con le biglie al ‘soffio’ (le ragazzine giocavano invariabilmente con le cinque pietre). Tanti di questi giochi – quindi – appartenevano non solo alla cultura popolare di San Marco in Lamis e più genericamente del Gargano, ma a tutta la Puglia ed anzi a tutto il Sud.” Dalla Prefazione di Daniele Giancane.

Di questo si parlerà durante la presentazione sabato 6 maggio 2017 alle ore 18.00 nella sede dell’UNAR, in via Filippo Aldrovandi 16 a Roma.

Grazia Galante, di San Marco in Lamis [SML] (Fg), è laureata in pedagogia ed ha insegnato nelle scuole medie, prima a Torino e poi in Capitanata. Ha pubblicato: I proverbi di SML (Bari, Malagrinò, 1993), La cucina tradizionale di SML (ivi 1999), La religiosità popolare di SML. Li còse de Ddì (ivi 2001), Fiabe e favole raccolte a SML (Bari, Levante, 2010), Li cunte. Vangelo popolare e Racconti veri e verosimili (ivi 2012), “La vadda de Stignane” e altri canti popolari di SML (ivi 2015) e, con Michele Galante, Dizionario del dialetto di SML (ivi 2006).


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