Municipi: , | Quartiere:

L’Apostolo Pietro riposa nel VI municipio

Più precisamente nelle eponime catacombe dei ss. Marcellino e Pietro

L’Apostolo Pietro riposa nel VI municipio (dal 2013 V municipio). Più precisamente nelle eponime catacombe dei ss. Marcellino e Pietro.

Detta in questo modo potrebbe sembrare una delle tante trovate estive che attirare l’attenzione se non fosse che… è tutto vero!

La storia è iniziata nel 2006 quando un mio amico, sapendo che abitavo vicino alle catacombe dei ss. Marcellino e Pietro mi telefona dalla Puglia per indicarmi un libro che affermava questa bizzarra notizia.

Io sono nato e abito a Roma e da sempre si dice che la tomba e le ossa di san Pietro sono sotto l’altare della confessione in Vaticano. Per sicurezza mi affidai ad una rapida ricerca sul web, ma come mi aspettavo da tutte le parti si confermava quella tradizione secolare. Unica stonatura la quasi ossessiva uniformità dei racconti che sembravano quasi usciti da comunicati stampa.

Letto il famoso libro mi accorsi che vi erano troppe indicazioni storiche e logiche che andavano contro quella tradizione: perché sotterrare san Pietro in una fossa di terra li dove era stato crocefisso e in un luogo, il circo di Nerone, adibito ai giochi e alle esecuzioni?
Perché le spoglie di Pietro una volta poste (come si dice) da Costantino nella basilica in Vaticano nel 333 non furono mai rimosse fino ai nostri giorni?

Specie questo ultimo fatto mi sembrò subito assurdo e inverosimile in quanto la basilica di san Pietro si trovava fuori dalle mura di Roma e fu soggetta a una serie infinita di devastazioni: i barbari prima e i saraceni dopo. Solo nel IX secolo papa Leone IV fece circondare quel pezzo di città da possenti mura.

Ho impiegato più di tre anni di studi per controllare le affermazioni contenute in quel libro e ne è uscita una storia che per certi aspetti ha del miracoloso e che fa impallidire qualsiasi scoperta archeologica finora conosciuta.

Non essendo uno scrittore ne contattai uno: Antonio Socci. Questi ha impiegato altri tre anni per ricontrollare tutti i fatti e a maggio 2012 ne è uscito il libro “I giorni della tempesta“, dove nella prima parte è raccontata in forma romanzata questa incredibile e straordinaria storia (almeno per noi abitanti della zona).

E meno di un mese fa abbiamo saputo che inconsueto benefattore musulmano ha donato 350.000 euro per ristrutturare queste “misteriose catacombe“ (come le ha definite mons. Ravasi). Come pubblicato anche da “Abitare A “ nel numero di settembre.

In segreto si sta scavando nelle catacombe dei santi Marcellino e Pietro. E chissà se tra qualche anno il centro della cristianità non diventi Torpignattara?


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

3 commenti su “L’Apostolo Pietro riposa nel VI municipio

  1. Abitando a due passi dalle Catacombe, ho sentito parlare e letto sulla presenza di S. Pietro Apostolo nelle “nostre” Catacombe. Già il Mausoleo di S. Elena, la “collezionista” per eccellenza delle Reliquie di Terrasanta, potrebbe propendere per la “messa in sicurezza” dei resti di S. Pietro proprio ad opera della madre di Costantino che qui aveva le sue proprietà e il “Centum Cellae”. NON solo: da una studiosa tedesca ho ricevuto un libro “unico”: “EINHARD” – Traslazione e miracoli dei SS. Marcellino e Pietro”. Tutto in tedesco e latino con ricerche rigorose, puntigliose e note critiche meticolosissime! Eginardo era il monaco al seguito di Carlo Magno che “trafugò” le spoglie dei Santi e le portò, dopo varie vicissitudini, nell’Abbazia di Seligenstadtr che io ho visitato (non lontano dalla “mia” Frankfurt/M.). Volevo mostrare questo splendido libro ai Responsabili delle Catacombe, ma non hanno neanche risposto.

    1. Chiederei di ricercare e diffondere nel territorio e nelle Scuole quanto segue: 1. Eventuali tesi favorevoli alla sepoltura delle spoglie di S. Pietro;
      2. Pubblicare periodicamente le ‘Eccellenze’ storico- culturali – archeologiche presenti nel V* Municipio ad iniziare dalla prestigiosa ‘Zona Costantiniana’.
      Grazie. Cordialità. Alberto Pigliacelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento