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Le 15 gare del Golden Gala minuto per minuto

Mancano solo tre giorni alla notte magica dello stadio Olimpico di Roma con le stelle dell’atletica mondiale. Il programma dettagliato dell'evento

Golden Gala -3. Mancano solo tre giorni alla notte magica dello stadio Olimpico di Roma con le stelle dell’atletica mondiale. Nelle entry lists dell’edizione n. 44 del principale meeting italiano si aggiunge un altro grande nome del mezzofondo mondiale: nei super 1500 femminili con la keniana primatista del mondo e oro olimpico Faith Kipyegon e con l’azzurra Nadia Battocletti ci sarà anche l’australiana Jessica Hull, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi, accreditata di un superlativo 3:50.83. Da segnalare le rinunce dei campioni olimpici dei 400 (Quincy Hall, Usa) e dell’alto (Hamish Kerr, Nuova Zelanda), sostituiti dallo statunitense Bryce Deadmon e dal giamaicano Romaine Beckford. In chiave azzurra, non ci sarà Chituru Ali nei 100 metri, sostituito dal britannico Jeremiah Azu.

La guida per seguire le quindici gare

Minuto per minuto, atleta per atleta, ecco la guida per seguire le quindici gare del Golden Gala Pietro Mennea – Presented by IP di venerdì 30 agosto allo stadio Olimpico di Roma.

19.30 – LANCIO DEL DISCO – UOMINI

L’intero podio delle Olimpiadi di Parigi sulla pedana del disco. La sorpresa dei Giochi è stato il giamaicano Roje Stona, vincitore con 70,00: a Roma cerca la prima vittoria in Diamond League. Il lituano Mykolas Alekna, figlio d’arte (papà Virgilijus ha vinto due ori olimpici) si presenta con l’argento di Parigi al collo e con il record del mondo realizzato ad aprile in Oklahoma (74,35), misura con cui ha battuto il primato di Jurgen Schult che resisteva dal lontano 1986. A completare le medaglie dello Stade de France è l’australiano Matthew Denny (bronzo) e il cast vede anche la presenza di chi si è classificato dal quarto al settimo posto a Parigi, ovvero lo sloveno Kristjan Ceh, l’austriaco Lukas Weisshaidinger, il tedesco Clemes Prufer e lo svedese campione del mondo Daniel Stahl. Quota azzurra con Alessio Mannucci.

19.48 – SALTO TRIPLO – UOMINI

Andy Diaz è balzato sul bronzo dei Giochi con 17,64, a soli undici centimetri dal record italiano del triplo stabilito lo scorso anno in occasione della vittoria di Firenze. L’azzurro si è aggiudicato gli ultimi due titoli di campione della Diamond League e non vede l’ora di saltare a Roma, nella sua città d’adozione, dopo aver dovuto rinunciare agli Europei perché non ancora ‘eleggibile’ per la maglia della Nazionale nello scorso giugno. All’Olimpico trova soprattutto l’oro mondiale di Budapest Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso), quinto a Parigi, e dalla finale olimpica arrivano anche il tedesco Max Hess e il cubano Lazaro Martinez, argento mondiale a Budapest. L’Italia schiera anche Andrea Dallavalle.

20.15 – GETTO DEL PESO – UOMINI

Ryan Crouser ha collezionato la sua terza medaglia d’oro alle Olimpiadi, Joe Kovacs il suo terzo argento consecutivo, Leonardo Fabbri è tornato da Parigi con un quinto posto che non l’ha soddisfatto. Non è escluso che tutti e tre i pesisti possano andare oltre il record del meeting fissato nel 2019 dal polacco Konrad Bukowiecki (21,97), mai così a rischio. Stiamo parlando di tre dei primi cinque della storia: Crouser (Usa) primatista del mondo con 23,56, Kovacs (Usa) secondo di sempre con 23,23, Fabbri quinto alltime con il record italiano di 22,95 realizzato in maggio a Savona prima di conquistare l’oro europeo proprio all’Olimpico di Roma. È presente anche il bronzo di Parigi, il giamaicano Rajindra Campbell, con gli altri finalisti Payton Otterdahl (Usa), Chukwuebuka Enekwechi (Nigeria), Jacko Gill (Nuova Zelanda), l’azzurro oro europeo indoor Zane Weir.

20.37 – SALTO CON L’ASTA – DONNE

È la campionessa olimpica e mondiale in carica: a Parigi Nina Kennedy (Australia) è volata a 4,90 per prendersi l’oro più prezioso, dopo aver condiviso la medaglia nella scorsa stagione con Katie Moon ai Mondiali di Budapest. A Roma incontra la canadese bronzo olimpico Alysha Newman, la quarta di Parigi Angelica Moser (Svizzera) campionessa europea in questo stadio, la quinta Amalie Svabikova (Rep. Ceca), le seste Eliza McCartney (Nuova Zelanda) ed Elisa Molinarolo, l’azzurra che insieme a Roberta Bruni ha guadagnato la finale olimpica, prime italiane della storia.

21.04 – 400 METRI – UOMINI

Out per infortunio lo statunitense campione olimpico Quincy Hall, tra i protagonisti ci sono sicuramente lo zambiano Muzala Samukonga che a Parigi ha vinto la medaglia di bronzo con il personale di 43.74 e il quarto classificato Jereem Richards (Trinidad&Tobago) capace di 43.78. In pista anche l’oro olimpico di Londra 2012 Kirani James (Grenada) e quattro medagliati di Parigi con le staffette 4×400: lo statunitense d’oro Vernon Norwood, i quattrocentisti d’argento del Botswana Bayapo Ndori e Busang Kebinatshipi, il britannico di bronzo Charles Dobson. Per l’Italia, una corsia assegnata al neo-primatista nazionale Luca Sito, nella gara dedicata alla memoria dell’ex recordman Andrea Barberi che ci ha lasciato troppo presto.

21.15 – 100 OSTACOLI – DONNE

C’è la campionessa olimpica Masai Russell (Usa), scesa quest’anno a 12.25 ai Trials statunitensi, tutt’ora migliore prestazione mondiale del 2024. Con lei, al via la francese argento olimpico Cyrena Samba-Mayela che su questa stessa pista ha festeggiato il titolo di campionessa europea a Roma 2024. In gran forma la giamaicana Ackera Nugent, vincitrice domenica scorsa della tappa di Diamond League in Slesia. Tra le iscritte anche la primatista e campionessa del mondo indoor dei 60hs Devynne Charlton (Bahamas) e la quarta dei Giochi Nadine Visser (Olanda). Con questo cast, non è impossibile il record del meeting di 12.37 della portoricana Camacho-Quinn datato 2022. Per l’Italia, spazio a Giada Carmassi.

21.20 – SALTO IN ALTO – UOMINI

Tutti gli occhi su Gianmarco Tamberi, idolo dello stadio Olimpico, showman come nessun altro al mondo. Il saltatore azzurro ha infiammato gli Europei di Roma 2024 meno di tre mesi fa (oro) e torna sotto la Curva Sud per regalare un’altra serata magica e per mettersi alle spalle, se possibile, la sfortunata finale delle Olimpiadi di Parigi. ‘Gimbo’ è il leader mondiale stagionale con 2,37 (proprio a Roma), ha vinto domenica scorsa in Diamond League a Chorzow e vuole prendersi l’unico successo che gli manca, la vittoria al Golden Gala intitolato a Pietro Mennea, mai ottenuta nelle precedenti cinque partecipazioni. Non ci sarà il confronto con il neozelandese campione olimpico Hamish Kerr che ha rinunciato, ci sarà invece l’altro azzurro Stefano Sottile, bravissimo a Parigi con il personale di 2,34 alla prima prova, misura con cui ha sfiorato la medaglia (quarto). Nel match del salto in alto anche il coreano Woo Sang-hyeok, l’ucraino Oleh Doroshchuk, il ceco Jan Stefela, il giamaicano Romaine Beckford.

21.24 – 3000 SIEPI – DONNE

Si sfidano le ultime due campionesse olimpiche, Winfred Yavi del Bahrein e Peruth Chemutai dell’Uganda, protagoniste di un fantastico arrivo in volata ai Giochi di Parigi nei 3000 siepi. Nella gara più importante e più veloce dell’anno (8:52.76 Yavi) si è messa in mostra anche la giovane Faith Cherotich, keniana di soli vent’anni e già al bronzo olimpico. Tra le big anche la kazaka Norah Jeruto campionessa del mondo in Oregon nel 2022. Occhio al record del meeting, siglato nella passata edizione dell’etiope Sembo Almayew (9:00.71), può essere il momento del primo sub-9 nelle siepi del Golden Gala.

21.41 – SALTO IN LUNGO – DONNE

Tutta l’energia di Tara Davis-Woodhall, oro olimpico di Parigi, pronta al grande salto a Roma. La statunitense ha battuto tutte allo Stade de France con 7,10 e dalla finale olimpica ritrova la connazionale Jasmine Moore, oltre alla quinta (Ese Brume, Nigeria), la sesta (Monae’ Nichols, Usa), la settima (Alina Rotaru-Kottmann, Romania), in una gara che ha perso in corso d’opera la tedesca Malaika Mihambo e l’azzurra Larissa Iapichino ma che mantiene fascino e talento. In pedana anche l’altra Usa Quanesha Burks, la serba Milica Gardasevic, la spagnola Fatima Diame.

21.44 – 200 METRI – DONNE

La statunitense Brittany Brown è tornata su un podio globale (bronzo a Parigi) dopo cinque anni (era stata argento mondiale a Doha 2019), e in questa stagione ha già vinto la tappa di Oslo della Diamond League nei 200. A Roma incontra il duo d’argento della staffetta 4×100 britannica Daryll Neita e Amy Hunt, le ivoriane Jessika Gbai e Maboundou Koné, le altre sprinter Usa Anavia Battle e Jenna Prandini, la svizzera Mujinga Kambundji e per l’Italia Dalia Kaddari.

21.55 – 110 OSTACOLI – UOMINI

Nella sua città, davanti al suo pubblico, Lorenzo Simonelli vuole ricominciare a volare nei 110 ostacoli. È ancora intatto il ricordo della medaglia d’oro e del record italiano di 13.05 allo stadio Olimpico in occasione della finale europea di Roma 2024. Emozioni che il giovane azzurro, argento mondiale indoor dei 60hs, vuole rivivere al Golden Gala, per lasciarsi alle spalle l’eliminazione in semifinale alle Olimpiadi di Parigi. In gara il detentore del primato del meeting Omar McLeod, oro di Rio 2016, l’altro giamaicano Orlando Bennett, lo statunitense Cordell Tinch, il francese Sasha Zhoya che ha battagliato a lungo nelle categorie giovanili con Simonelli, lo spagnolo Asier Martinez e per l’Italia anche Hassane Fofana.

22.04 – 5000 METRI – UOMINI

È una delle gare con maggior tradizione nelle 44 edizioni del Golden Gala. Qui, a Roma, per la prima volta si è scesi sotto i 13 minuti nei 5000 (Said Aouita 12:58.39 nel 1987) e dopo otto anni Moses Kiptanui ha siglato un altro record nella specialità. Il livello del cast, anche stavolta, è notevole: in pista il keniano argento olimpico di Parigi Ronald Kwemoi, l’etiope argento dei 10.000 Berihu Aregawi, lo statunitense medaglia di bronzo su entrambe le distanze Grant Fisher, gli altri etiopi Selemon Barega (oro dei 10.000 a Tokyo), Hagos Gebrhiwet (leader mondiale dell’anno, secondo di sempre con 12:36.73) e Yomif Kejelcha, il canadese Mohammed Ahmed. Tornano all’Olimpico il detentore del record del meeting Nicholas Kipkorir (Kenya), autore di 12:46.33 nel 2022, e il campione d’Europa dei 10.000 Dominic Lobalu (Svizzera).

22.28 – 400 OSTACOLI – DONNE

È l’argento olimpico di Parigi la stella dei 400 ostacoli: allo Stade de France la statunitense Anna Cockrell si è arresa soltanto all’inarrivabile Sydney McLaughlin. Ma l’argento dei Giochi, in quella gara, è diventata la quarta donna di ogni epoca sfoggiando un sontuoso 51.87. Dalla finale di Parigi ritrova le giamaicane Rushell Clayton e Shiann Salmon, e la francese Louise Maraval. In carriera hanno vinto medaglie olimpiche con la staffetta 4×400 la statunitense Shamier Little, l’ucraina Anna Ryzhykova, la britannica Lina Nielsen, la jam Janieve Russell, tutte al via dei 400hs all’Olimpico. C’è anche l’azzurra Ayomide Folorunso a giocarsela con grinta.

22.37 – 1500 METRI – DONNE

“Quanti ricordi del Golden Gala, non vedo l’ora di tornare venerdì”, ha scritto la keniana Faith Kipyegon sui propri profili social, pubblicando una foto dello scorso anno nell’edizione di Firenze quando ha riscritto il record del mondo dei 1500 con 3:49.11. Un tempo che meno di due mesi fa ha battuto in Diamond League a Parigi (3:49.04) prima di entrare definitivamente nella leggenda dell’atletica vincendo il suo terzo oro olimpico consecutivo, sempre a Parigi, un’impresa mai riuscita a nessun mezzofondista. Se Kipyegon sarà la favorita n.1, non mancano le avversarie, a partire dall’australiana Jessica Hull, appena inserita nelle entry list del Golden Gala, argento alle Olimpiadi e quinta donna di ogni epoca con 3:50.83. Lo stadio Olimpico è pronto ad abbracciare l’idolo di casa, Nadia Battocletti, medaglia d’argento nei 10.000 a Parigi dopo aver trionfato per due volte agli Europei di Roma 2024 nei 5000 e nei 10.000. In una specialità che frequenta meno, i 1500 metri, può puntare a scendere sotto i quattro minuti, qualcosa che è riuscito ai Giochi all’altra azzurra Sintayehu Vissa, neo-primatista italiana con 3:58.11, capace di superare dopo 42 anni il record di Gabriella Dorio. La pattuglia etiope è guidata da Birke Haylom e comprende Freweyni Hailu, Nigist Getachew, Worknesh Mesele, Australia anche con Linden Hall, Kenya con Nelly Chepchirchir, Irlanda con Sarah Healy, tra le azzurre anche Ludovica Cavalli.

22.52 – 100 METRI – UOMINI

Photo: Francesca Grana

Bello, bellissimo. Nella gara più veloce dell’atletica, si sfidano allo stadio Olimpico quattro dei finalisti di Parigi (Thompson, Kerley, Jacobs, Tebogo), sei atleti con tempi stagionali da 9.86 in giù (anche Coleman e Omanyala), nove sprinter con primati personali sotto i 10 secondi. Fred Kerley (bronzo a Saint Denis) vuole mantenere lo scettro di re dei 100 metri al Golden Gala dopo le due vittorie delle ultime due edizioni, a Roma nel 2022 con 9.92 e a Firenze nel 2023 con 9.94, alle quali va aggiunto il successo del 2018 nei 400 metri. A insidiarlo è il giamaicano leader mondiale stagionale Kishane Thompson (argento), a un soffio dall’oro olimpico, cinque millesimi soltanto: non è bastato il suo 9.79 per portare a casa la medaglia più ambita. Quinto a Parigi si è classificato Marcell Jacobs con 9.85: l’Olimpico non vede l’ora di applaudire il suo campione, oro olimpico di Tokyo nei 100 e con la staffetta, oro anche agli Europei di Roma 2024 nel rettilineo sotto la tribuna Monte Mario. L’altra freccia è Letsile Tebogo (Botswana), oro olimpico dei 200 metri a Parigi, fenomenale anche nella sua frazione della 4×400 (argento), in grado di dominare le due tappe di Diamond League dopo i Giochi con 19.64 a Losanna e 19.83 a Chorzow. Sempre in Slesia la gara dei 100 è stata invece vinta da Kerley in 9.87, un centesimo meglio di Ferdinand Omanyala (9.88) capace quest’anno di 9.78, e due meglio del giamaicano Ackeem Blake (9.89) in buona forma. Mai da sottovalutare l’esperienza di Christian Coleman (9.76 in carriera) e la freschezza del giapponese Abdul Hakim Sani Brown e del britannico Jeremiah Azu, che prende il posto dell’azzurro Chituru Ali.

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BIGLIETTI IN VENDITA ONLINE SU TICKETONE – I biglietti del Golden Gala sono in vendita su ticketone.it, con prezzi popolari, come negli anni passati. Di seguito i prezzi (ai quali vanno aggiunti diritti di prevendita e commissioni di vendita). Monte Mario Arrivi 40 euro, Distinti Arrivi 25 euro, Monte Mario Partenze 20 euro, Tevere 15 euro, Curva Sud 10 euro, Curva Nord 10 euro. Riduzioni under 16: Monte Mario Arrivi 25 euro, Distinti Arrivi 20 euro, Monte Mario Partenze 15 euro, Tevere 10 euro, Curve 7 euro.


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