

Al momento non risultano feriti, ma il bilancio definitivo potrà arrivare solo al termine delle operazioni
Una nube nera, densa, minacciosa, si è alzata all’alba sopra il cielo di Fiumicino, visibile da decine di chilometri di distanza. Altre due colonne di fumo, più grigie ma non meno inquietanti, si sono unite poco dopo.
Lo scenario è da film apocalittico: un vasto incendio ha devastato capannoni e rifiuti in via della Corona Boreale, all’altezza del civico 115, vicino a via Idra.
Le fiamme hanno lambito e poi coinvolto parte del deposito della Paoletti Ecologia, un’azienda specializzata nel trattamento di scarti. Ma il rogo non si è fermato lì. Ha minacciato anche il cantiere della Liburna, dove si trova una ricostruzione storica di una nave da guerra romana. Solo il pronto intervento dei vigili del fuoco ha evitato il peggio su quel fronte.
A rendere ancora più critica la situazione è stato il vento, che ha spinto la coltre di fumo tossico verso numerosi quartieri: da Malagrotta a Dragona, da Acilia a Vitinia, fino a Parco Leonardo e all’Isola Sacra. Un’intera porzione di città si è ritrovata sotto una cappa scura, visibile anche dal versante romano.
“Le fiamme hanno coinvolto un deposito riconducibile alla ditta Paoletti Ecologia”, fa sapere il Comune di Fiumicino, che ha disposto la chiusura temporanea di via della Corona Boreale, in due tratti, per permettere le operazioni di spegnimento.
Sul posto vigili del fuoco da Ostia e dall’Eur, protezione civile, carabinieri e polizia. Le operazioni sono ancora in corso e non si escludono nuovi focolai, anche a causa della forte temperatura e della vegetazione secca.
Tutto è cominciato con un piccolo incendio segnalato intorno alle 3 di notte, domato in breve tempo. Ma poche ore dopo, verso le 8, un nuovo rogo – ben più violento – ha trasformato l’area in un braciere industriale.
Ancora ignote le cause del secondo fronte. Si indaga anche sulla possibile correlazione con i numerosi incendi di sterpaglie scoppiati in questi giorni nella zona tra via Portuense e Parco Leonardo.
Le autorità stanno monitorando la qualità dell’aria: preoccupano le quantità di materiale bruciato e la possibile presenza di sostanze tossiche, dato che nell’area si trattano rifiuti di vario tipo.
Al momento non risultano feriti, ma il bilancio definitivo potrà arrivare solo al termine delle operazioni.
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