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“Mein Kampf” finanzia l’asilo di Gerusalemme

Il vicepresidente del Consiglio dell'XII municipio ha denunciato l’inopportunità della commercializzazione di questo libro in un Mercatino della Pace, tra l'altro gestito da un’associazione culturale ebraica

Via il Mein Kampf di Hitler dal “ Mercatino della pace” dell’Eur . A chiederlo è il vicepresidente del Consiglio del XII municipio, Federico Siracusa che, per caso e con assoluta sorpresa scopre tra i vari stand allestiti a viale America il manuale di Hitler. A rendere il tutto più interessante è la destinazione dei ricavati del mercatino, niente più e niente meno che la patria ebraica, Gerusalemme, per la realizzazione di un asilo per i bimbi del posto. Il vicepresidente del consiglio ha quindi denunciato l’accaduto sottolineando l’inopportunità della commercializzazione di questo libro in un Mercatino della Pace, tra l’altro gestito da un’associazione culturale ebraica.”Mi sembra veramente paradossale che per finanziare la costruzione di un asilo per i bambini di Gerusalemme si debba ricorrere ai proventi derivanti dalla commercializzazione del “Mein Kampf”.

L’iniziativa “Mercatini della Pace” è stata di fatto presentata di recente, il 9 dicembre dal Sindaco Gianni Alemanno assieme alle associazioni Kadima Italia, The Gerusalem Foundation e Amici di Ebraismo e dintorni. Nelle intenzioni del primo cittadino il Natale della Capitale di quest’anno avrebbe dovuto essere animato da tanti mercatini della pace. I mercatini sono stati allestiti nelle più famose piazze della città e avrebbero dovuto avere la finalità di abbellirle con una mostra di una grande varietà di prodotti artigianali e d’antiquariato. I luoghi nei quali si sta svolgendo questa iniziativa sono piazza Bologna, Viale America, Piazza Fiume, piazza del popolo e il Pontile di Ostia. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di aiutare i bimbi di Gerusalemme e il ricavato dovrebbe essere quindi utilizzato per costruire un asilo per bambini cattolici, musulmani ed ebrei.

Da qui tutto lo stupore del consigliere che si è trovato, nel posto più inaspettato il bel ritratto del Furer su un libro che manca di una prefazione critica del testo e con sopra scritto ‘Ein folk, ein reich, ein Furer’, che ha tutta l’aria di essere un testo di propaganda.


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