Monta la protesta al Pigneto: arrivano le strisce blu tra lavori e disagi

Il nuovo piano parcheggi del Comune di Roma, approvato dalla giunta su proposta dell’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, prevede 30mila nuovi posti auto a pagamento

Al Pigneto la pazienza è ormai ridotta al lumicino. I residenti non dormono più per via dei lavori notturni, e adesso si trovano a fare i conti con l’arrivo delle strisce blu. “Già non chiudiamo occhio per i cantieri, ora pure i parcheggi a pagamento?”, sbotta un passante.

Il nuovo piano parcheggi del Comune di Roma, approvato dalla giunta su proposta dell’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, prevede 30mila nuovi posti auto a pagamento in diversi quartieri: Montesacro, Jonio, Pigneto, Garbatella, Porta Portese, Eur e Ostia Lido. E poi ancora, via Prenestina, via Casilina, piazza del Pigneto, via Fanfulla da Lodi, via Giovanni De Agostini e via del Pigneto.

Ma il comitato di quartiere non ci sta e parla di una decisione “calata dall’alto”. «È un provvedimento che rischia di spaccare il Pigneto in duedenunciano –. Ci sono errori di progettazione e di valutazione: in una via si potrà parcheggiare, in quella parallela no. Qual è il criterio? Non si capisce».

immagine di repertorio

Anche gli orari fanno discutere. Secondo Mauro Munzi, del comitato Pigneto-Prenestino, la misura è fuori tempo: «La fluidificazione del traffico servirebbe soprattutto la sera, quando la movida richiama migliaia di persone da fuori quartiere. Ma queste strisce blu non hanno orario serale. Così non servono a nulla».

C’è poi il rischio che il problema si sposti ai margini. «I confini della zona diventeranno una giungla di auto – avverte Stefania Negri, dello stesso comitato – con ripercussioni pesantissime sulla circolazione. Inoltre, il piano generale del traffico urbano prevedeva che i confini delle aree a pagamento fossero delimitati da strutture riconoscibili. Qui non è così: il Comune non rispetta nemmeno le sue stesse direttive».

Per ora, dunque, la sensazione diffusa al Pigneto è quella di un quartiere che si sente trascurato, costretto a pagare di più senza avere in cambio né più parcheggi né più ordine. E la protesta promette di crescere.


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