

Tre anni fa, una maxi bonifica aveva promesso di restituire dignità alla zona
Ci sono luoghi a Roma dove il degrado non è un incidente, ma una costante. Uno di questi è via di Porta Medaglia, arteria dimenticata che serpeggia tra la Laurentina e l’Ardeatina, nel cuore più rurale del Municipio IX. Una lingua d’asfalto che sembra uscita da un film post-apocalittico: curve strette, buche profonde come crateri, arbusti che invadono la carreggiata e, soprattutto, rifiuti ovunque.
Tre anni fa, una maxi bonifica aveva promesso di restituire dignità alla zona. Ma oggi, a distanza di tempo, è come se nulla fosse mai accaduto. Sacchi di immondizia, materassi sfondati, sanitari rotti e pezzi d’auto si accumulano nuovamente lungo il ciglio della strada. Un paesaggio desolante, reso ancora più inquietante dal silenzio e dalla scarsa illuminazione.
“Le zone più colpite sono sempre le stesse: poco prima dell’incrocio con via di Torre Sant’Anastasia e in prossimità di via del Boschetto della Bella Cenci. Sono angoli nascosti, perfetti per chi vuole sversare senza essere visto”, denuncia Massimiliano De Juliis, capogruppo di Fratelli d’Italia al Municipio IX. È stato lui, dopo aver documentato con foto e video la situazione, a presentare una segnalazione al Comune.
Ma i problemi non si fermano ai cumuli di “monnezza”. A peggiorare la situazione, ci pensano l’asfalto dissestato, gli alberi non potati che sfiorano i veicoli e il traffico pesante dei Tir, nonostante un divieto chiaro quanto ignorato. “Oltre alla sporcizia – scrive De Juliis in una interrogazione – servono interventi urgenti di messa in sicurezza, perché qui circolano residenti, agricoltori e mezzi pesanti, ogni giorno”.
In mezzo a questo scenario spettrale, le domande si moltiplicano: chi controllerà gli sversamenti? Quando verrà rifatto l’asfalto? Cosa ne sarà di questa strada, che collega due grandi direttrici ma sembra condannata a restare invisibile?
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