Oro rosso e tradimento: la drammatica storia di Ranko Ahmetovic

Caccia ai complici che lo hanno abbandonato dopo lo schianto

Ranko Ahmetovic, 28 anni, è morto da solo, abbandonato dai suoi complici dopo un violento incidente sulla via Aurelia, avvenuto alle tre del mattino del 30 luglio. Ahmetovic era con almeno altri due membri della banda che, stando ai primi riscontri, lo hanno lasciato morire lì, agonizzante.

I carabinieri hanno ricostruito l’accaduto: il gruppo aveva appena rubato sei quintali di rame a Santa Severa, quel “oro rosso” che, se rivenduto, avrebbe fruttato circa 3.000 euro.

È per questo bottino che Ahmetovic ha perso la vita. Ieri, la sua famiglia, proveniente da Vigne Nuove, ha riconosciuto il corpo.

Ancora non è chiaro se il 28enne sia stato sbalzato fuori dal furgone Transit durante l’impatto o se i suoi complici lo abbiano trascinato fuori dal veicolo; il perito forense dirà di più sull’accaduto.

Di certo, Ahmetovic non è morto sul colpo. Il suo cuore ha smesso di battere sull’ambulanza che lo stava portando all’Aurelia Hospital.

Ora, i carabinieri stanno indagando su questa tragica vicenda, e chi lo ha lasciato lì rischia anche l’accusa di omissione di soccorso.

Il furgone Transit, rubato il 23 luglio a Chiusi, in provincia di Siena, è finito contro il guard rail all’altezza di Castel di Guido. All’interno del veicolo, i militari hanno trovato i sei quintali di rame rubati poco prima da alcuni edifici abbandonati a Santa Severa.

L’inseguimento è iniziato nei pressi di Ladispoli, quando la banda è stata intercettata dalle pattuglie dei carabinieri. Per circa 20 chilometri, lungo la via Aurelia, i ladri hanno tentato la fuga sperando di raggiungere Roma, ma la loro corsa si è conclusa con un impatto devastante contro una barriera metallica.

Quando i carabinieri sono arrivati sul luogo dell’incidente, hanno trovato Ahmetovic agonizzante in un fossato.

Resta da chiarire se sia stato sbalzato fuori dall’abitacolo, se sia riuscito a fuggire da solo prima di accasciarsi, o se i suoi complici lo abbiano scaricato lì prima di scappare.

L’autopsia, che verrà effettuata al policlinico Gemelli, darà ulteriori risposte. Intanto, le indagini continuano per identificare chi era a bordo del furgone e perché nessuno abbia chiamato i soccorsi.


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