“Pace e Carità in San Tommaso D’Aquino”
Un resoconto di una conferenza-incontro sull’argomento a Tor Tre Teste il 28 gennaioIn occasione dei 750 anni dalla morte di San Tommaso D’Aquino, nella Parrocchia a lui dedicata, si è tenuta il 28 gennaio 2023 una conferenza-incontro sull’argomento “Pace e Carità in San Tommaso D’Aquino”. Relatori il Parroco don Domenico Vitulli e il dott. Leonardo De Stefano.
Ricercando nella sua opera il significato che per lui aveva la Carità, ci siamo sentiti condurre amorevolmente e passo dopo passo da una relazione e amicizia personale con Gesù ad una con tutti quelli amati da Lui, quindi con tutti i fratelli di qualsiasi razza e religione. Conoscere e amare Dio, nella semplice quotidianità, è testimoniarlo nella Carità verso il prossimo, in particolare verso il “diverso”.
“Dicitur amor extasim facere”… Amare è fare ed uscire da sé stessi… In queste sue parole si intuisce in modo chiaro l’essenza della Carità di questo Santo, profondo conoscitore sapiente del Signore.
A mano a mano che i relatori esponevano la loro conferenza si andava delineando tra i presenti un San Tommaso più vicino, non il filosofo, il teologo, il Dottore della Chiesa che ha fatto penare non pochi di noi sui suoi libri, ma l’uomo che con la sua sapienza e umiltà ci aiutava a comprendere.
Quando poi si è parlato di Pace, abbiamo scoperto la modernità e l’attualità del suo pensiero in merito.
Lui ci presenta una “Pace positiva” che è l’obiettivo da raggiungere, quella cioè che si realizza se tutti ci sentiamo coinvolti perché nessuno resti indietro, quella che tralascia l’interesse particolare per il Bene Comune, tenendo conto soprattutto delle fragilità dei diseredati e degli emarginati.
Nella odierna società dove tutto è regolato dalla finanza, è “normale” condividere il pensiero che percepisce la diversità come pericolo e l’indifferenza e la non accoglienza come autodifesa. Il nostro Santo ci dice che così si vive in pace, ma immersi in una “pace negativa”. Proprio in questo clima sembrerebbe che ci siamo adagiati, forse sarebbe meglio dire: abituati a vivere chiudendo gli occhi.
Nella nostra realtà parrocchiale un gruppo di volontari ha sentito l’esigenza di costituirsi in un’associazione, per dare una risposta operativa e concreta di testimonianza della Carità sulla via del Vangelo… chissà se in tutto ciò non c’è già l’intervento del nostro Patrono…
Al termine dell’incontro ci siamo ripromessi di promuoverne altri per conoscere meglio Tommaso e crescere come comunità grazie ai suoi insegnamenti.
Prof. Marina Manni
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