Palazzo incendiato Colli Aniene. Forti emozioni per l’accensione della luce nell’edificio 

È un primo segnale di normalità nei residenti in attesa di tornare nei propri appartamenti

Qualche giorno fa è stata ripristinata la corrente elettrica nel palazzo che andò a fuoco a giugno del 2023 nel palazzo in ristrutturazione di largo Franchellucci. È un primo segnale di normalità che ha suscitato una grande emotività nei residenti che sono in attesa di tornare nei propri appartamenti.
«Vedere le luci accese nell’edificio dove abitiamo – dichiara la signora A. – suscita emozioni forti in quanto sembra che la nostra casa sia resuscitata… Come se… Si fosse risvegliata la nostra ” bella addormentata”… Ma tornando alla realtà ci si accorge che ancora ci sono parecchie cose da sistemare: innanzitutto occorre verificare il funzionamento dei riscaldamenti, i quali essendo situati sotto il pavimento richiedono un grande intervento. Inoltre, l’architetto che sta seguendo i lavori ci ha comunicato che gli infissi nuovi potranno essere ripristinati solo successivamente al dissequestro delle aree esterne.»

Tanti problemi ancora da affrontare e risolvere ma nel palazzo ci sono situazioni molto più difficili con persone che hanno subito danni fisici ed hanno appartamenti con danni molto ingenti.

«La situazione della signora M. è completamente diversa dalla mia – continua ad informarci la signora A. – in quanto ha subito danni fisici permanenti, è stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici e dovrà farne ancora. La signora sta sostenendo spese ingenti per curarsi (l’Inps non ha ancora trattato la richiesta di invalidità). Inoltre, la sua famiglia, come altre residenti nella scala più danneggiata, potranno rientrare in casa solo quando saranno messi in sicurezza gli appartamenti lesionati. Noi tutti ci sentiamo abbandonati, ci siamo illusi che sarebbe stato prorogato il Bonus facciate al 110%, o almeno equiparato agli eventi non prevedibili come il terremoto. Ora non sappiamo come finiranno i lavori. Siamo delusi e amareggiati anche a causa della mancata concessione del contributo per l’affitto. I competenti organi istituzionali del IV municipio ci avevano comunicato che il relativo provvedimento era stato già firmato ma nel corso dell’iter burocratico è stato bloccato dal MEF a causa della mancanza di risorse disponibili.»

Nove mesi sono passati, periodo nel quale si è evidenziata solo la latitanza dello Stato e delle altre istituzioni.


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