Municipi: , | Quartiere:

Pratone di Torre Spaccata: Il ministero della cultura appone nuovi vincoli archeologici

Salgono a quattro le zone tutelate nell'area verde

Il “Pratone di Torre Spaccata” si arricchisce di tre nuove aree vincolate grazie alla decisione del Ministero della Cultura. Questo verdeggiante angolo di Roma, di circa 60 ettari e di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, vede ora ampliate le sue tutele archeologiche, portando a quattro il numero delle zone protette. Le nuove aree, che si aggiungono al primo vincolo stabilito nel 2023, includono tre preziose ville romane: via Lizzani, via Sommariva e Villa del Casale.

Ville Romane scoperte e protette:

  • Villa di Via Sommariva: Situata al centro del pianoro, questa villa romana è emersa grazie a scavi degli anni Ottanta e Novanta. L’area, sebbene danneggiata da una cava di pozzolana, ha rivelato un ampio complesso produttivo e residenziale, con strutture murarie e pavimenti a mosaico, risalenti al tardo periodo repubblicano.
  • Villa del Casale: Ritrovata nella “Carta dell’Agro”, questa villa, che daterebbe tra il III-II secolo a.C., presenta un ampio recinto rettangolare e resti di una cisterna e una vasca. La villa è stata successivamente monumentata e arricchita di mosaici in età augustea, rendendola un importante esempio di architettura romana.
  • Villa Lizzani: Collocata nell’area nord-ovest del Pratone, questa villa, già descritta negli anni Venti, ha rivelato resti di un settore produttivo di un complesso molto più esteso. Questi resti sono cruciali per comprendere l’organizzazione e la vita quotidiana del suburbio romano.

Un parco delle Ville Romane in attesa:

Il comitato di Torre Spaccata, con oltre 11.000 firme, continua a spingere per trasformare il Pratone in un “Parco delle Ville Romane”. Questa proposta, ora ferma nei cassetti del Campidoglio, mira a proteggere e valorizzare l’area verde, opponendosi ai piani urbanistici previsti dal Piano Regolatore Generale del 2008.

Futuro del Pratone: appelli al ministero e al comune

Gli attivisti chiedono ora una variante urbanistica che renda il Pratone non edificabile. Inoltre, sollecitano il Ministero della Cultura a estendere il vincolo paesaggistico Ad Duas Lauros per garantire una continuità storica e ambientale con altre aree tutelate, come i mausolei di Sant’Elena e Tor de’ Schiavi, le ville imperiali dei Gordiani e di Costantino, e il Parco di Centocelle.

Questa nuova serie di vincoli non solo protegge un patrimonio archeologico inestimabile, ma rappresenta anche un passo significativo verso la salvaguardia dell’identità storica di Roma.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento