Riforma della governace a Roma: Teorema indica gli obiettivi e come raggiungerli

“L’Associazione culturale Teorema – afferma in un comunicato –  concorda con la dichiarazione congiunta dei presidenti del I e dell’XI municipio di Roma di sollecitazione ad utilizzare il periodo del commissariamento del Comune di Roma per una riforma dell’ordinamento che regoli i rapporti fra il Campidoglio, i municipi e la Città Metropolitana.

E’ quanto l’Associazione sostiene dal varo della legge sulla Città Metropolitana espressa anche in occasione della consultazione presso la Regione Lazio, per la stesura dello Statuto del nuovo ente. Teorema è dell’avviso che occorra una legge che dia personalità giuridica ai municipi romani, gli riconosca autonomia finanziaria, all’interno di un unico ente territoriale ad elezione diretta da parte dei cittadini, la Città metropolitana, che comprenda anche i comuni della provincia che ne vogliano far parte.

Per la conurbazione e per la continuità di rapporti economici e sociali fra i municipi più esterni al Centro e i comuni della I e II fascia alla Città metropolitana, si dovrà altresì estendere la normativa prevista per “Roma capitale”, prevista dal secondo decreto legislativo (51/2013) in attuazione della legge 42/2009 (legge sul federalismo fiscale). Teorema ritiene che in questa direzione debba andare la proposta di legge a cui sta lavorando l’On. Marco Causi ed è dell’avviso che ciò sia possibile con una legge statale per la disciplina dell’ordinamento della Capitale, da preferire anche per gli aspetti finanziari che una tale riforma dovrà considerare; in subordine andrebbe verificata la possibilità di ottenere lo stesso risultato operando su tre versanti: la legge di stabilità in discussione in parlamento e con una legge che modifichi per Roma quella costitutiva delle Città Metropolitane (56/2014) e consenta l’estensione del decreto legislativo citato all’intera area territoriale”.

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