

Due ore di sketch esilaranti e canzoni romane al Puff
In un periodo di incertezza, qualcosa rimane stabile nel cuore dei romani: i vicoli di Trastevere, la coratella con i carciofi e il Puff di Lando Fiorini.
40 anni il locale – cabaret, 70 il comico – attore – cantante, chi più ne ha più ne metta, che si appassiona a quello che fa e si percepisce.
Da tre settimane è di scena al Puff di via Giggi Zanazzo 4 nel cuore di Trastevere il nuovo spettacolo del Lando romano “Siamo tutti riciclati”. Due ore di sketch esilaranti, canzoni romane intonate dal piccolo palco che a mala pena riesce a contenere i 4 attori: Lando Fiorini, Loretta Rossi Stuart, Camillo Toscano e Costanza Noci. Lo stesso palco che ha ospitato altri grandi: Enrico Montesano, Lino Banfi e Leo Gullotta, per citarne solo alcuni.
Battute e gag si alternano con dialoghi taglienti anche rivolti ai politici nostrani, nella cornice del Puff, locale pieno di calore e di ricordi del passato, con le locandine dei tanti spettacoli che ha accolto.
“Siamo tutti riciclati” inizia con tre bidoni della spazzatura, quelli per la raccolta differenziata “che tanto nessuno svuota mai”.
Ecco il tema dello spettacolo: oggi non si butta niente, la velina col calciatore, i reality della televisione, la soubrette che diventa ministro.
Lando Fiorini fa ridere anche con la Romania, sempre a modo suo: se non si trova più lavoro in Italia, perché non andarselo a prendere proprio lì, magari con il rischio di incappare in Transilvania, farsi succhiare un po’ di sangue e scoprire che non se ne ha più nemmeno una goccia, ciucciato via dalle tasse nostrane che ingrassano e ingolfano la pubblica amministrazione… In tutto questo gli attori sul palco recitano e cantano dimostrando bravura e ironia, come le molteplici imitazioni del “giullare” Camillo Toscano, le espressioni del viso di Costanza Noci e i pizzi e merletti, oltre che l’alta presenza, di Loretta Rossi Stuart, dal noto cognome dello show biz.
Per condire il tutto le canzoni romane di Lando Fiorini e le poesie di Trilussa. Dalla classica “Cento Campane”, alla commossa “Casetta de Trastevere” Lando ricorda che il bello della vita è ridere: “Volemose bene perché la vita è breve e c’è più gioia nel dà che nel riceve”.
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