Stazione Termini più sicura per romani e turisti. Dopo 30 anni tornano le barriere d’accesso ai binari

Verranno anche inseriti dei cartelloni e dei video in otto lingue diverse per aiutare i turisti ad orientarsi meglio all’interno dello scalo ferroviario romano

La stazione Termini cambia faccia sia in campo di sicurezza che di accesso ai treni per i passeggeri. Di questo e molto altro si è parlato, lo scorso 30 luglio, al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza svolto nella sede della Polfer, a cui hanno partecipato il sindaco Marino, il prefetto di Roma Pecoraro e, ovviamente, le Ferrovie dello Stato.

Dagli inizi di agosto verranno inseriti dei cartelloni e dei video in otto lingue diverse per aiutare i turisti ad orientarsi meglio all’interno del principale scalo ferroviario romano. I video allerteranno i turisti sugli eventuali pericoli presenti all’interno della stazione. Un’altro problema che ha caratterizzato Termini negli ultimi anni è la presenza di ‘volontari’ che si offrono di aiutare i passeggeri nell’emissione dei biglietti e che, in realtà, poi approfittano dello stato di confusione del turista per ingannarlo commettendo dei reati.

terminiA questo proposito Ignazio Marino – nel corso della riunione – è cosi intervenuto: “Se una persona ha un comportamento aggressivo nei confronti di un passeggero dopo averla aiutata a fare un biglietto, certamente potrebbe essere rilasciato ma se il tipo di reato è reiterato è un profilo penale che porta all’arresto e a una conseguente condanna. Chi si comporta così rischia di passare diversi anni in prigione(…)”.

Per migliorare ulteriormente la sicurezza dello scalo si è deciso di lasciare in comodato d’uso il sistema di videosorveglianza della stazione alle Ferrovie dello Stato, cosi che queste possano intervenire opportunamente qualora vi fossero comportamenti ritenuti non idonei. Quotidianamente sono più di 100, di cui il 40% bambini – secondo la stima effettuata dalle forze dell’ordine – le persone dedite al facchinaggio abusivo e alla richiesta di elemosina nei pressi della stazione. Da parte del primo cittadino c’è, quindi, il desiderio di incrementare le forze dell’ordine presenti alla stazione, cosi da renderla più sicura.

Volontà condivisa anche dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il quale ha dichiarato: “C’è una volontà comune di portare a soluzione le problematiche ferroviarie dello scalo in modo rapido e incisivo. E’ prevista una riorganizzazione dei servizi con più uomini in divisa perché è importante che la gente avverta la presenza delle forze dell’ordine ma, in quest’ottica, mi auguro che una grossa mano ci possa arrivare anche dalla vigilanza privata”. A questo riguardo il sindaco si è detto comunque ottimista visto che il comportamento delle forze dell’ordine negli ultimi mesi: “Dall’inizio di quest’anno la polizia ferroviaria e le altre forze dell’ordine hanno arrestato 170 persone tra gennaio e luglio”.

Altro punto importante dell’incontro è stata la decisione di reinserire le barriere per l’accesso ai binari. Queste le parole del primo cittadino a riguardo: “Abbiamo stabilito che dovranno essere rimesse le barriere che c’erano fino alla fine degli anni ’70, inizio ’80 per l’accesso ai binari. In questo modo solo chi ha il biglietto può accedere ai treni”.

Sono passati quasi 30 anni e il sindaco Ignazio Marino volge il proprio sguardo al passato per trovare una soluzione ad un problema divenuto ormai congenito nella capitale. L’esperimento, già adottato a Firenze alla stazione Santa Maria Novella , ha provocato non poche polemiche sia da parte degli addetti ai lavori che degli stessi passeggeri. Chissà se in questo modo il fenomeno dei ‘facchini abusivi’ avrà ancora luogo oppure, paradossalmente, il proibizionismo ne provocherà un incremento.


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