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Ex residence Bravetta, Gruppo Mezzaroma: “sequestro incompresibile”

Sul sequestro dell’area dell’ex residence Roma, nel Municipio XII, dove era iniziata la demolizione dell’edificio che affaccia su via Bravetta, interviene il Gruppo Mezzaroma che, in un comunicato del 9 aprile 2016, dichiara di ritenere “veramente incomprensibile le ragioni del sequestro. Crediamo si tratti di un grande abbaglio da parte dell’Ufficio tecnico del XII Municipio e dei Vigili del XII Gruppo, sia nel metodo che nel merito.”

demolizione-residBravetta“Non comprendiamo – spiega la nota del Gruppo – perché si sia proceduto, in assenza dei responsabili della proprietà, al sequestro dell’intera area di cantiere, comprese la porzione nella quale sorge l’Ufficio vendite dell’iniziativa Corti Romane e il terreno oggetto delle opere di urbanizzazione. Se, come si dice, l’oggetto del provvedimento è la demolizione del primo edificio, non capiamo perché si siano messi i sigilli all’intera area, non consentendo l’attività degli operatori dei nostri uffici commerciali e impedendo il proseguo dei lavori per importanti opere di urbanizzazione primaria, a vantaggio di tutto il quartiere. Peraltro ad oggi non risultano ancora comunicazioni ufficiali, come la procedura vorrebbe, inviate alla nostra società.”

Il Gruppo precisa di aver “presentato a maggio scorso, cioè quasi un anno fa, una Scia di avvio della demolizione parziale del primo edificio – demolizione intimata da una perizia giurata sulla pericolosità della struttura” e di aver “iniziato i lavori molto tempo dopo la scadenza dei 60 giorni del silenzio assenso previsti della legge.”

Infine il Gruppo si dice certo che, “non appena il magistrato avrà modo di leggere la documentazione, disporrà certamente il dissequestro del cantiere” e si riserva di avvalersi “della magistratura anche per far valere i nostri diritti e esser risarciti del grande danno morale e materiale subito, a fronte di un evidente difetto di comunicazione interna della Pubblica amministrazione.”

Il comunicato del Gruppo si conclude ribadendo la volontà, “in collaborazione attiva anche con la Presidenza del Municipio, di riqualificare un’area della città che, grazie alla nostra iniziativa edilizia, potrà riscattarsi e rigenerarsi, offrendo al quartiere servizi e consentendo finalmente ai cittadini l’accesso alla prestigiosa area verde della Valle dei Casali.”


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Un commento su “Ex residence Bravetta, Gruppo Mezzaroma: “sequestro incompresibile”

  1. HA RAGIONE MEZZAROMA!!!! CORTI ROMANE SERVE PER ESPANDERE IL QUARTIERE, ANZI IL SUBURBIO(SOBBORGO) GIANICOLENSE, E SI DOVREBBE TOGLIERE IL VINCOLO ANTI-SVILUPPO A VALLE DEI CASALI, E DIMEZZARE I SUOI ETTARI PER UNIFICARE IL SUBURBIO AL QUARTIERE GIANICOLENSE E AL QUARTIERE AURELIO. L’ECOLOGIA SI DIFENDE DOVE SI SONO FATTE CASE E CASE NELLA CAMPAGNE ITALIANE E NON NELLO SVILUPPO DELLA METROPOLI. BASTA LA POLITICA AMBIGUA E DI MOLTI BICICLETTAI, CHE INVADONO SPESSO LE CORSIE E SBANDANO MENTRE PEDALANO ROVINANDO GLI AUTOMOBILISTI A CATALPUTARSI NEI BURRONI IN STRADINE PROVINCIALIE COMUNALI PERHCE’ SU DUE METRI CORSIA UNO E MEZZO E DI UN BICICLISTA. SI A CORTI ROMANE E DIMEZZARE VALLE DEI ASALI PER EDIFICARE, E NEL PARCO FARE LE CORSIE PER BICI E NON IN MEZZO LA STRADA!!!! E POI MANCANO LE CASE..LO CREDO!!! SI DEVE COSTRUIRE, VISTO LE CASE SFITTE SONO AFFIIATE IN NERO PERCHE’ I PROPRIETARI TARTASSATI DA UNA CREMA POLITICA ANCORA FASCISTA-FALSOCOMUNISTA CHE ANCORA SOPRAVVIVE TRANSAPARTITICAMENTE, SALVANDO NATURALMENTE I DUE UNICI VERI PARTITI DEOMOCRATICI ANZI TRE, OSSIA IL PD DEL GRANDE RENZI, LA DEMOCRAZIA CRISTIANA E FORZA ITALIA DEL BRAVO CAVALIERE !!!!!

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