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Tragedia nella pineta di Castel Fusano

Nell'incendio, scoppiato il giorno di Santo Stefano, hanno perso la vita una donna rumena di 32 anni ed il figlioletto di 3

Il 26 dicembre in un incendio scoppiato nella pineta di Castel Fusano, alle porte di Roma, hanno perso la vita una donna romena di 32 anni e il suo bimbo, di appena tre anni. Entrambi sono morti carbonizzati nella propria baracca. La tragedia poteva essere ancora più devastante se le fiamme avessero raggiunto anche gli altri insediamenti, visto che nella baraccopoli vivono circa 400 senza tetto che hanno trovato nella pineta rifugi disperati.

" Una tragedia terribile", così è stata definita dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, accorso sul luogo della tragedia. "La Questura – ha spiegato il primo cittadino – aveva predisposto un piano che partiva dal Tevere e dall’Aniene, dove sono stati fatti sgomberi di baracche. L’ultima tappa di questi sgomberi riguardava proprio Castelfusano. L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di eliminare le baracche prima dell’estate".

Ad attaccare Alemanno è il Pd che lo accusa "di passare più tempo a puntare il dito contro le passate amministrazioni piuttosto che a governare la città". Mentre il presidente della Regione Piero Marrazzo lo rimprovera di investire troppe forze nelle cosiddette misure per la sicurezza rispetto a quelle spese per integrazione ed equità sociale".  

“Negli ultimi due mesi, nella commissione Servizi Sociali del XIII Municipio ho sollevato per due volte la questione delle ‘baraccopoli’ all’interno della pineta di Castelfusano; non perché sia un veggente, ma la situazione di degrado ed emarginazione in cui versano quelle persone è cosa nota a tutti ad Ostia". A dichiararlo è il consigliere municipale del Pd Giuseppe Sesa. 
Ora leggo che questa amministrazione di centrodestra, sia municipale che comunale, vuole demolire le baraccopoli ed assegnare un alloggio a tutti coloro che vivono all’interno della pineta: siamo d’accordo, ma non basta. 
Il Municipio  – prosegue Sesa – ha un fondo che finanzia i centri per i senza fissa dimora: lo faccia funzionare, dia continuità alle politiche di integrazione poste in essere dalla precedente amministrazione e, oltre ai proclami, metta in campo delle buone pratiche. Voglio ricordare che nel bilancio sui servizi sociali, alla voce immigrazione corrisponde la cifra 0 €.
Il sindaco Alemanno ha eliminato dalle mense scolastiche i menù multietnici; non sono dettagli: per evitare altre tragedie come quella di Santo Stefano va diminuito il degrado e aumentata l’integrazione, va garantita a tutti la dignità di cittadino.” 

A difesa della politica di Alemanno si schiera il consigliere comunale del Pdl, Federico Rocca. "Da mesi – dichiara-  la nuova Giunta Alemanno ha dato il via a diverse operazioni di bonifica ma sono talmente tanti gli insediamenti di questa natura che c’e’ ancora molto da fare per evitare che simili tragedie possano ripetersi e per evitare che delle persone possano vivere in queste condizioni di disagio, degrado e insicurezza. Sono addolorato per quanto accaduto e mi auguro che con il nostro lavoro si riesca a sanare questa situazione.
Il Sindaco Alemanno in questo ha manifestato chiaramente le intenzioni dell’amministrazione comunale, pertanto, proseguira’ il lavoro coordinato tra le varie forze di polizia, la forestale e le strutture comunali per bonificare siti di questa natura e per evitare che sorgano nuovi insediamenti abusivi dove purtroppo già in passato si sono verificati tragici eventi".


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