

Secondo quanto raccontato dalla vittima, la ferita sarebbe comparsa all’improvviso. Indagini in corso
Una corsa tranquilla, in una Roma silenziosa che prova a dormire. Poi, improvvisamente, un grido, un autista che ferma il mezzo e chiama aiuto, e un uomo riverso sul pavimento del bus con una ferita alla schiena. È successo dopo la mezzanotte, sulla linea sostitutiva della Metro C, nel tratto Castrense–Pantano.
Il mistero prende forma a Piazzale Appio, davanti agli occhi increduli dei carabinieri della stazione San Giovanni, in transito per un controllo di routine. L’autobus è ancora fermo al capolinea quando il conducente nota un uomo in difficoltà. Si avvicina e sente i suoi lamenti: ha una ferita da taglio alla schiena.
La vittima è un cittadino nigeriano di 41 anni, soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale. Fortunatamente, le sue condizioni non destano particolare preoccupazione: la prognosi è di 15 giorni. Ma il giallo resta.
Secondo quanto raccontato dallo stesso 41enne, la ferita sarebbe comparsa all’improvviso. Nessuna lite, nessun volto da ricordare. «Ho sentito un dolore alla schiena appena salito sull’autobus», avrebbe detto ai militari. Nessun testimone diretto, nessuna scena di aggressione osservata. E soprattutto, nessuna certezza.
Una versione che ora i carabinieri stanno cercando di verificare, anche con l’aiuto delle eventuali telecamere presenti a bordo o nelle vicinanze del capolinea. Il conducente dell’autobus, ascoltato dagli inquirenti, ha confermato di non aver assistito a nulla di sospetto, fino al momento in cui ha sentito i lamenti dell’uomo.
Un ferimento silenzioso, rapido, quasi invisibile. Forse una lite sfuggita agli occhi degli altri passeggeri, forse un’aggressione premeditata. Oppure un episodio ancora più oscuro.
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