A marzo 2025 partono i lavori nell’ex discarica Malagrotta: maxi operazione tra messa in sicurezza e bonifica
Il generale Giuseppe Vadalà, commissario governativo per Malagrotta, ha illustrato le fasi dei lavori ed i relativi costi“I lavori inizieranno a Marzo 2025”. Senza troppi giri di parole il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, nominato commissario alla bonifica di Malagrotta, in un incontro con i cittadini che si è svolto nella sede del municipio XII.
La discarica più grande d’Europa, diventata una collina per l’accumulo trentennale di rifiuti, sta per essere messa in sicurezza. I fondi a disposizione sono cospicui.
“Sono due le gare legate agli interventi per l’adeguamento dell’ex discarica di Malagrotta. La prima da 74,8 milioni per il diaframma plastico largo un metro” vale a dire la cinturazione della discarica.
“L’altra – ha spiegato il subcommissari Aldo Papotto – da 116 milioni è per la copertura della discarica, l’estrazione del biogas e per contenere ed emungere il percolato”.
“La fine di questi lavori è prevista nel 2026 – ha aggiunto Vadalà- ora stiamo cantierizzando, facendo le indagini ambientali e l’apparato di sicurezza per quello che stiamo costruendo. Rispetto al percolato c’è un presidio di Arpa, che sta dando delle misure all’amministratore giudiziario.
Dobbiamo, però, monitorare quello che succede a Malagrotta quando la massa si muove, a livello chimico e fisico, e assicurare la sicurezza anche su quello che succederà con l’estrazione. Poi ci sarà la bonifica dei terreni, ma sarà una fase successiva.
Ora dobbiamo fare la chiusura e l’adeguamento del sito alla normativa. Se poi ci saranno esigenze, ma lo verificherà Arpa, oltre alla cinturazione ci sarà anche la bonifica. I tempi della bonifica? Non è un nostro incarico: noi abbiamo la chiusura e l’adeguamento entro il 2026-27″.
“Rispetto alle gare- ha chiarito Vadalà- una, quella della cinturazione, è stata immediatamente chiusa e già stanno cantierizzando, con inizio lavori a marzo 2025.
Prima c’è bisogno del rilascio dell’Aia: ci stiamo lavorando, c’è totale accordo con la Regione e il commissario straordinario Gualtieri, e in quella data crediamo di poter cominciare.
Rispetto all’altra gara, quella del capping, c’è stato un ricorso al Tar, per varie motivazioni tecniche: anche in questo caso ci stiamo lavorando, ma la necessità è andare velocissimi perché i fondi Fsc hanno un loro ciclo e scadono nel 2026-2027.
Abbiamo avuto un incontro con l’ufficio della presidenza del Consiglio sulle infrazioni europee e abbiamo saputo che la Commissione europea verrà nel prossimo marzo in Italia per approfondire anche Malagrotta. I suoi rappresentanti vogliono sicurezze da noi che l’opera sia iniziata e abbia un suo corso”.
“Continuiamo a confrontarci con i cittadini- ha concluso il generale- questo è il terzo incontro per dire dove siamo arrivati, le prospettive, il cronoprogramma e poter permettere loro di visitare questa grande discarica che ora sara diversa. Nella primavera prossima, ragionevolmente per aprile 2025, avremo il piacere di poterci di nuovo recare sul sito per toccare con mano quello che si sta facendo”.
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