Al Brancaccio arriva come una magia il musical Rapunzel
Una riflessione sulla vita e sui sentimenti, un confronto con i propri conflitti e l’accettazione della crescita e dell’invecchiamento, è lo spettacolo “Rapunzel” dei fratelli Grimm, così come è stato messo in scena al Brancaccio di Roma fino al 26 aprile 2016.
La rappresentazione è intessuta di gag e umorismo con un esilarante Giulio Corso nel ruolo di Phil. L’ascolto vero, che rivendica ciò che va oltre le apparenze, diventa il cuore dello spettacolo, il suo meccanismo narrativo. Solo con la comprensione profonda di Segugio, personaggio inedito interpretato da Mattia Inverni, è possibile aprire le porte della gabbia di Phil ma anche quelle più subdole di Rapunzel e madre Gothel, che finalmente riescono a liberarsi dai loro conflitti interni.
Madre Gothel, interpretata da una splendida Lorella Cuccarini, nel suo ruolo di cattiva rivisitata, restituisce infatti dignità a tutte le donne che, nella nuova versione a lieto fine, possono imparare ad apprezzare o quanto meno ad accettare di invecchiare.
Alessandra Ferrari, che è Rapunzel, riesce a dare voce al secolare dilemma adolescenziale tra dipendenza e autonomia contro le tipiche paure, insicurezze e i caratteristici sensi di colpa che spesso la fanno da padrona in questa delicata fase della vita. Anche qui la capacità di guardarsi dentro, ben rappresentata dallo specchio Spiegel che riflette i desideri più intimi della giovane protagonista, è la chiave di volta per riuscire a fare le proprie scelte e trovare così la propria identità.
Le musiche portano la firma di Davide Magnabosco, Alessandro Procacci e Paolo Barillari. Si tratta di brani originali, coinvolgenti, romantici e spassosi che tengono il pubblico continuamente appassionato a quanto avviene sopra il palco ma anche tra le platee.
Sorprendente è il volo delle lanterne che lasciano senza fiato gli spettatori che respirano così la magia del regno di Edelin, confezionato dal grande regista Maurizio Colombi.
Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙
Articoli Correlati
