Al poeta Luigi Manzi il Gran Prix Tsunenaga Hasekura

Gli alunni della scuola elementare di Magliano Romano della maestra Daniela Costanzi hanno vinto il premio mondiale Grand Prix World’s Children Haiku Contest

Il 12 marzo si è tenuta a Tokio, presso la sala della Camera di Commercio Italiana, la cerimonia di premiazione della terza edizione del Gran Prix Tsunenaga Hasekura per l’Haiku, riservato alle lingue europee, oltre che alla lingua giapponese.

Il Premio commemora il 400° anno dell’inizio delle relazioni commerciali fra l’Europa e il Giappone, che presero avvio attraverso l’epico viaggio per mare del samurai Tsunenaga Hasekura, sbarcato il 5 ottobre 1614 in Spagna per poi raggiungere la Francia e infine l’Italia, con approdo al porto di Civitavecchia nel novembre del 1615.

Luigi Manzi
Luigi Manzi

Grand Prix per le lingue europee è risultato Luigi Manzi, affermato poeta, autore di opere tradotte in varie lingue, da tempo cultore di questo genere letterario, vincitore di molti premi nazionali e internazionali riservati all’haiku. Nel 1989 gli era stato già assegnato il prestigiosissimo premio mondiale Chairman’s Prize Of the Organizing Committee nel The World Haiku Contest in occasione del 300° anniversario del viaggio, durato 156 giorni e lungo 2500 chilometri, denominato Oku no Hosomichi, compiuto dal massimo poeta giapponese Basho attraverso il nord del Giappone alla fine della primavera del 1689. Al premio avevano partecipato oltre 2.800 haijin di tutto il mondo. L’haiku vincitore recitava:

Canto d’estate.

Battono i chiodi intanto

alle galere.

Questa volta il suo haiku vincitore richiama l’inverno:

Neve e poi neve.

Corvi sopra cavalli

nella pianura.

Non è difficile immaginare che, proprio durante il tragitto in Italia, attraverso il Lazio, il samurai abbia incontrato il paesaggio innevato.

L’haiku è una struttura poetica tradizionale giapponese formata da tre versi di 5-7-5 sillabe ed esprime, nella sua brevità, un aspetto fuggevole della natura, pregno tuttavia di significato: una sorta di improvviso lampo dell’ispirazione, secondo il principio zen del satori, ovvero dell’illuminazione. L’haiku è talmente rapido nella sua discesa creativa che trova terreno fertile nella mente dei bambini. Per tale ragione questa forma poetica viene insegnata in molte scuole del Giappone e del mondo intero.

In Italia la maestra Daniela Costanzi fa apprendere ormai da anni l’haiku ai suoi alunni della scuola elementare di Magliano Romano, paese immerso nel verde della campagna romana, alle falde del Soratte. Grazie al suo impegno inusuale e coinvolgente bambini di sette, otto, nove anni hanno vinto moltissimi premi nazionali e internazionali e sono stati tradotti anche in giapponese. La notizia è finita molte volte sulla stampa.

Alcuni suoi alunni quest’anno sono risultati vincitori della 13° edizione del Concorso Internazionale Haiku organizzato da Cascina Macondo e, in questi giorni, ben quattro dei suoi giovanissimi haijin hanno vinto il premio mondiale Grand Prix World’s Children Haiku Contest, organizzato dall’Associazione Italiana Haiku, in collaborazione con la JAL Foundation.

Non a caso è stato il poeta Luigi Manzi che ha fatto conoscere, e poi appassionare all’haiku, la maestra Costanzi e i suoi prodigiosi alunni.

Luigi Manzi è nato nel 1945. Vive a Roma. Ha esordito in Nuovi Argomenti nel 1969. Ha pubblicato le raccolte di poesia La luna suburbana (1986), Amaro essenziale (1987),Malusanza (1989), Aloe (1993), Capo d’inverno (1997), Mele rosse (2004), Fuorivia(2013), con note introduttive, rispettivamente di Dario Bellezza, Dante Maffia, Giò Ferri, Giacinto Spagnoletti, Cesare Vivaldi, Gian Piero Bona, Gezim Hajdari. E’ stato tradotto in varie lingue e antologizzato in Rosa corrosa (2003) traduzione macedone di Maria Grazia Cvetkovska (pref. A. Giurcinova); ne Il muschio e la pietra (2004) traduzione albanese di Gezim Hajdari (pref. P. Matvejevich). E’ presente in varie antologie. Ha vinto vari premi letterari, fra i quali il Premio Internazionale Eugenio Montale per l’edito; il premio Alfonso Gatto; il premio Franco Matacotta.


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