Ama prevede una scarsa partecipazione allo sciopero di venerdi 9 novembre 2007

La convinzione dall'esame dei casi precedenti. I telefoni per i casi di emergenza

“Venerdì 9 novembre sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private proclamato dalle Organizzazioni Sindacali CUB, USI-AIT, A.L. Cobas, Confederazione Cobas, SdL Intercategoriale, CIB Unicobas, SLAI Cobas”.

Le Organizzazioni Sindacali CUB, USI-AIT, A.L. Cobas, Confederazione Cobas, SdL Intercategoriale, CIB Unicobas, SLAI Cobas hanno proclamato per l’intera giornata di venerdì 9 novembre uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private, indetto “contro l’Accordo su precarietà, welfare e pensioni del 23 luglio scorso” e a sostegno di una serie di rivendicazioni generali (per la redistribuzione del reddito, per la difesa e il rilancio del sistema previdenziale pubblico e dello stato sociale, per salari europei, ecc.).

In base a quanto prescritto dalla legge 146/90 e dai relativi accordi sottoscritti con i Sindacati, AMA ha attivato le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili: pronto intervento a ciclo continuo; incenerimento rifiuti ospedalieri; raccolta pile, farmaci e siringhe abbandonate; pulizia mercati; raccolta rifiuti prodotti da Case di cura, Ospedali, Caserme, Comunità recupero tossicodipendenti, ecc.; pulizia – compreso lo svuotamento dei cestini – di alcune aree di grande interesse turistico-artistico del Centro Storico.

Per interventi di emergenza, attiva 24 ore su 24 la Centrale Operativa: tel. 0651693339, 0651693340, 0651693341.

Interessati dallo sciopero, con le stesse modalità, anche gli operatori del comparto Settore Funerario. Anche in questo caso saranno comunque attivati i servizi minimi essenziali.

In base a precedenti casi del genere, si prevede una partecipazione esigua dei dipendenti AMA e conseguentemente un’incidenza limitata sull’erogazione complessiva dei servizi aziendali.


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