

A maggio 2024 Linda Meleo e Stefano Rosati chiesero conto dei ritardi, quando ancora i cantieri non erano partiti
A Casal de’ Pazzi la scuola di via Liberato Palenco è ormai un simbolo di promesse mancate, occupazioni e rimpalli politici. Dovevano arrivare i fondi Pnrr, oltre quattro milioni di euro, per restituire l’edificio al quartiere.
Invece, a distanza di oltre un anno, di quel progetto non resta che un cumulo di carte e dichiarazioni, mentre nell’ex istituto scolastico oggi vivono circa 200 persone che lo hanno occupato lo scorso settembre.
La prima campanella d’allarme l’aveva suonata il Movimento Cinque Stelle: a maggio 2024 Linda Meleo e Stefano Rosati chiesero conto dei ritardi, quando ancora i cantieri non erano partiti.
Due mesi dopo, la situazione è precipitata: l’occupazione da parte dei movimenti per la casa e la conseguente perdita del finanziamento. Risultato? Roma Capitale dovrà coprire con fondi propri un intervento che avrebbe dovuto pesare sul bilancio europeo.
Nell’ultima relazione della commissione speciale Pnrr, il presidente Giovanni Caudo (Roma Futura) ha confermato: via Palenco è ufficialmente fuori dal piano. Le condizioni strutturali dell’edificio richiedono lavori molto più impegnativi di quanto previsto, impossibili da completare entro la scadenza del 2026. Da qui lo spostamento delle risorse su altri plessi scolastici.
Ma la vicenda è subito diventata terreno di scontro politico. Dal centrodestra, Marco Colarossi (FI) ha attaccato: “Inaccettabile perdere un finanziamento già stanziato. L’occupazione dura da un anno, e il Comune resta fermo”. Secca la replica di Caudo: “Non è l’occupazione il problema, ma la gravità delle condizioni strutturali. Il progetto Palenco andrà avanti, ma con fondi comunali”.
Anche il Pd ha difeso la linea del Campidoglio: la capogruppo Valeria Baglio ha ricordato come la cabina di regia Pnrr, riunitasi pochi giorni fa, abbia deciso di mantenere in vita l’intervento, pur fuori dai tempi europei, grazie a finanziamenti cittadini.
Un dato, però, resta: quando a ottobre 2023 fu approvato il progetto definitivo di ristrutturazione, le criticità dell’edificio erano già note.
Chiuso nel 2016 dopo le scosse sismiche, riaperto l’anno successivo ma mai davvero messo in sicurezza, oggi il plesso di via Palenco continua a essere una ferita aperta per Casal de’ Pazzi. Una scuola promessa, mai restituita.
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