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A Centocelle, prigionieri per un giorno

Siamo alle solite! Come consolidata tradizione (in questo caso tra le peggiori) vuole, noi abitanti di Centocelle siamo costretti a subire nostro malgrado obtorto collo il volere di alcuni commercianti ed artigiani che per un giorno intero si appropriano delle libertà dei residenti.

In data odierna 30 novembre, per un vasto tratto di via dei Castani, fino a piazza dei Gerani, una miriade di box e gazebi di ambulanti e commercianti, hanno invaso l’arteria principale del quartiere con la complicità delle istituzioni locali,le quali con palese “miopia politica”, hanno legalizzato tale manifestazione disinteressandosi delle esigenze dei residenti, i quali sono già oberati da tante problematiche specifiche delle periferie romane viabilità, parcheggi, stress, ecc.).
Siamo stati prigionieri tutto il giorno in casa, avendoci privato dei già rari parcheggi, e dei mezzi pubblici (spostati per l’occasione, sacrificati anch’essi sull’altare del business a tutti i costi), con tutta la confusione e il caos che ne è derivato. Quasi tutti noi abbiamo deciso di non spostarci nonostante il giorno festivo, per evitare l’ulteriore stress di districarsi tra furgoni e macchine in doppia fila che hanno imperversato lungo tutte le strade traverse e soprattutto per non perdere quel prezioso parcheggio che avevamo “conquistato” faticosamente in precedenza. Abbiamo già in passato espresso il nostro profondo dissenso presso le istituzioni ed anche ad alcuni organi di informazione, tra i quali anche ABITARE A, il periodico del nostro quartiere sempre prodigo a dare sostegno ai cittadini del territorio, ma ci sono indubbiamente delle caste intoccabili, i cui privilegi sono preminenti rispetto alle legittime esigenze di un intero quartiere!

Non vogliamo con ciò fare la “guerra tra poveri”, non abbiamo pregiudiziali in merito ma sarebbe opportuno spostare l’attività in questione in un loco adibito all’uopo, se proprio è necessario. Vorremmo infine sapere se qualche solerte esponente del consiglio circoscrizionale volesse o potesse esprimere un parere non necessariamente di solidarietà,in merito. Grazie per l’attenzione.

Danilo Romagnoli


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4 commenti su “A Centocelle, prigionieri per un giorno

  1. Ecco le solite persone che vogliono un quartiere morto in mano alla solitudine ubriaconi e malavita
    Sono un residente e ben vengano queste iniziative.

  2. E’ stata una domenica bellissima, magari ci fossero più spesso queste domeniche.
    Bravi non ascoltate questa gente morta dentro!!!

  3. Manifestazioni che prevedono la chiusura di strade possono essere vissute con spirito diverso. Di certo ostacolano la normale mobilità ma lo fanno con uno spirito diverso rispetto al caos quotidiano.
    Per primi, come Legambiente, chiudemmo al traffico via dei Castani per restituire ai cittadini una strada soffocata dal traffico, dall’inquinamento e dal rumore. La nostra era una manifestazione gioiosa “100 Strade per Giocare” che metteva insieme bambini e anziani, cittadini italiani e stranieri. Contro la nostra organizzazione si lanciarono in molti, commercianti e non solo.
    Poi la chiusura è diventata un rito. Se dietro c’è “troppo” commercio non lo so, spero che il tutto sia fatto con trasparenza (in questi giorni Roma sta tremando…) e sarebbe utile che avvenisse con la massima condivisione. Alla nostra chiusura partecipavano associazioni, comitati e scuole. Oggi non lo so.

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