

Tutti gli arresti sono stati convalidati
C’è una Roma che si sveglia quando la città dorme. Una Roma nascosta, silenziosa e nervosa, fatta di scambi rapidi, sguardi furtivi e buste passate di mano in mano.
È qui, tra il buio dei quartieri periferici e le luci fioche delle sale slot, che nella notte è andata in scena l’ennesima battaglia contro il narcotraffico.
I Carabinieri del Comando Provinciale, coordinati dalla Procura di Roma, hanno arrestato 15 persone e sequestrato dosi di crack, cocaina, hashish, eroina e Rivotril, il farmaco del “sballo economico”.
Un’operazione capillare, chirurgica, che ha toccato i punti nevralgici dello spaccio romano, da Quarticciolo a Tor Bella Monaca, passando per il Tufello, Primavalle, Tor Vergata e fino al centro, nella zona calda della stazione Termini.
Nel cuore del Quarticciolo, zona storicamente difficile, i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno fermato cinque persone. Via Ostuni è tornata a essere un teatro dello spaccio: le dosi passavano veloci, in cambio di 10, 20, 50 euro.
Nelle tasche dei fermati: crack, cocaina e contanti per 650 euro. A poche ore di distanza, a Torrespaccata, è finito in manette un diciottenne romano. Aveva 75 grammi di hashish nello zaino e 840 euro in tasca: il classico “mulo” della periferia.
A Tufello, zona nord della Capitale, l’inseguimento è finito con l’arresto di due giovani tunisini. Viaggiavano con la cocaina in auto, nascosta in sette involucri. A Primavalle, invece, due diciannovenni sono stati fermati a bordo di una macchina a noleggio con dentro 21 dosi di cocaina e 1.540 euro in contanti. Segno che lo spaccio non dorme mai, e che le nuove generazioni stanno imparando in fretta.
In via Manin, a due passi dalla Stazione Termini, lo scenario cambia ma la sostanza resta la stessa. Due tunisini, uno zaino, qualche dose di hashish e Rivotril, e 110 euro in tasca. Poco, ma sufficiente per confermare che anche il centro di Roma resta un luogo dove la droga viaggia silenziosa, sotto gli occhi dei turisti.
Infine Tor Bella Monaca e Tor Vergata, dove da sempre le palazzine nascondono microcosmi delinquenziali. I Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno arrestato tre persone, sequestrando cocaina, crack, eroina e quasi 1.000 euro in contanti. Strade strette, finestre sempre aperte, voci che corrono prima ancora delle sirene. Ma stavolta non è bastato.
Tutti gli arresti sono stati convalidati. Ma il dato che emerge è un altro: la mappa dello spaccio romano è viva, fluida, pronta a riorganizzarsi ogni notte.
La droga cambia volto, passa di mano, si sposta di quartiere in quartiere come un’ombra difficile da stanare. I blitz servono, ma non bastano. Roma, sotto la sua bellezza antica, continua a fare i conti con una guerra quotidiana.
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