Derby Lazio-Roma, scontri tra tifoserie e barricate in strada: la Capitale torna nel caos

Al vaglio le immagini delle telecamere per identificare i responsabili degli incidenti

Un pomeriggio da brividi, quello di domenica 13 aprile nei pressi dello Stadio Olimpico. Non solo calcio, ma scene da guerriglia urbana hanno fatto da sfondo al pre-partita di un derby come quello tra Lazio e Roma mai banale, neanche fuori dal campo. Tra fumogeni, lanci di bottiglie e cariche della polizia, Roma ha vissuto ore di tensione altissima.

Tutto è iniziato intorno alle 17, quando un gruppo di tifosi della Roma ha tentato di raggiungere la zona presidiata dai sostenitori laziali. Un tentativo che ha fatto scattare immediatamente l’intervento delle forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa. Ma la situazione è sfuggita di mano in pochi attimi.

Su viale Pinturicchio, in direzione di piazza Mancini, si è acceso il primo fronte: volano sassi, bottiglie di vetro, chiavi inglesi, sampietrini.

I tifosi alzano vere e proprie barricate, trascinando in mezzo alla strada i cassonetti per impedire l’avanzata dei blindati della polizia. Un assedio improvviso e violento, tanto che le forze dell’ordine non hanno potuto far altro che rispondere con le cariche.

Foto: LaPresse

Ma il punto più critico si è toccato a Ponte Milvio, dove la tensione è salita alle stelle. Qui, per disperdere i gruppi più facinorosi, è stato necessario ricorrere all’uso degli idranti. Un fiume d’acqua per spegnere la rabbia, per raffreddare il clima rovente di un derby che si è infiammato ben prima del fischio d’inizio.

Il dispositivo di sicurezza, già imponente fin dalle prime ore del pomeriggio, è stato rinforzato con ulteriori reparti. Nonostante gli sforzi, le strade si sono trasformate in campo di battaglia per oltre un’ora.

Solo intorno alle 19, lentamente, la situazione è tornata sotto controllo. I tifosi della Lazio hanno potuto raggiungere regolarmente lo stadio, ma i segni della guerriglia restano ben visibili.

Bottiglie rotte, pietre sull’asfalto, fumo e petardi esplosi nella Curva Sud: una scia di distruzione che racconta, ancora una volta, il lato più oscuro del tifo.


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