DEUMM, viaggio tra epoche e tecnologie, in anteprima al Palladium

Il 30 ottobre 2024 rinasce e diventa digitale con oltre 35.000 voci, la grande enciclopedia della musica

Da Alex Braga a Giuseppe Magagnino, tra AI e tradizione: al Teatro Palladium, in anteprima europea, DEUMM, viaggio in musica tra epoche e Dall’intelligenza artificiale alla musica classica, con artisti come Alex Braga, Giuseppe Magagnino e altri protagonisti del panorama musicologico internazionale, il 30 ottobre 2024 alle ore 19.30, il Teatro Palladium di Roma ospiterà l’anteprima europea del nuovo Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (DEUMM), un’opera editoriale monumentale che, dopo vent’anni, rinasce in formato digitale.

Fondato da Alberto Basso e edito originariamente da UTET tra il 1983 e il 2005, il DEUMM torna oggi in un’innovativa versione online grazie alla collaborazione con RILM (Répertoire International de Littérature Musicale), riconosciuta dall’UNESCO per il suo impegno nella preservazione del patrimonio musicale mondiale, e lo fa con oltre 35.000 voci, per 3.000 anni di storia musicale, includendo un’ampia gamma di argomenti, dalla musica mesopotamica all’hip-hop, dalle danze alle opere, dagli strumenti musicali alle biografie di artisti e compositori.

Un assaggio dell’enorme quantità di materiale, spunti e contenuti offerti dal DEUMM sarà possibile viverlo il 30 ottobre 2024 sul palco del Teatro Palladium, dove l’enciclopedia prenderà vita attraverso le parole dei suoi curatori e l’arte performativa, trasportando il pubblico in un viaggio tra epoche, culture e tradizioni musicali diverse.

L’evento del 30 ottobre sarà non solo un momento di incontro, formazione e discussione, ma si trasformerà in un vero e proprio momento performativo musicaleAlex Braga, pioniere dell’integrazione tra musica e intelligenza artificiale, guiderà una performance unica e coinvolgente, mentre Giuseppe Magagnino, pianista di fama, proporrà al pianoforte un suo personale repertorio e il suo stile, dove il jazz e l’improvvisazione estemporanea si associano in maniera fluida con il suo mondo interiore compositivo, contraddistinto da una forte componente melodica, tipica della grande tradizione musicale italiana.

Nell’evento, moderato dal musicologo e compositore Riccardo Giagni, Alex Braga e Giuseppe Magagnino offriranno così un’occasione per comprendere come la  tecnologia e le arti possano intrecciarsi, creando nuovi orizzonti per il futuro della produzione musicale.

Progetto ambizioso che vede coinvolti studiosi ed esperti da tutto il mondo, DEUMM rappresenta un nuovo passo verso la preservazione dell’heritage e la diffusione della conoscenza musicale, una rielaborazione e una restituzione del sapere musicologico universale, attraverso una risorsa viva e in continua evoluzione, capace di accogliere nuove voci, biografie aggiornate di compositori del passato e studi su fenomeni contemporanei.

Con le voci biografiche costantemente aggiornate, il DEUMM, pietra miliare della lessicografia musicale in Italia, riafferma così il suo valore seminale. L’opera che ha tracciato le basi per la conoscenza musicale del nostro Paese si espande quindi nella contemporaneità, integrando nuovi studi su artisti e fenomeni attuali, rendendosi uno strumento vivo e in continua evoluzione per studiosi e appassionati di tutto il mondo.

La piattaforma Egret, su cui è ospitato il DEUMM Online, permetterà agli utenti di superare i limiti delle versioni cartacee, integrando materiali multimediali come registrazioni audio e video, offrendo nuovi strumenti di analisi e un accesso facilitato alla ricerca musicale per studiosi, musicisti e appassionati.

Tra i relatori dell’evento, oltre ad Alex Braga e Giuseppe Magagnino, ci saranno Luca Aversano (Presidente ADUIM), Marcoemilio Camera (Presidente IAML Italia), Tina Frühauf (Direttore Esecutivo di RILM), Zdravko Blažeković (Editore esecutivo di RILM), Stefano Campagnolo (Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma), Antonio Baldassarre e Daniela Castaldo (Direttori scientifici DEUMM) i quali discuteranno dell’evoluzione delle enciclopedie musicali e del futuro della ricerca musicologica nel XXI secolo.


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