

Dopo il solenne rito dell’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, avvenuta l’8 dicembre 2015, con la quale Papa Francesco ha dato il via al Giubileo della Misericordia, il Pontefice aprirà la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma.
Qui, Domenica 13 dicembre, Terza d’Avvento, alle 9,30 Papa Francesco giunto di fronte alla Porta Santa, la aprirà spingendola con le mani e la varcherà. Lo seguirà la delegazione composta dal cardinale vicario Agostino Vallini, dal vice gerente Filippo Iannone, dai vescovi ausiliari (compresi alcuni emeriti), dal Capitolo lateranense e dai padri penitenzieri.
Quindi varcheranno la Porta Santa sei sacerdoti della diocesi di Roma, un diacono e quindici laici. Tutti seguiranno in processione il Pontefice che attraverserà la navata centrale della basilica fino alla Cattedra, dove Francesco indosserà la casula per la celebrazione eucaristica secondo la liturgia della III Domenica di Avvento. Ad animarla la Cappella musicale pontificia Sistina e il Coro della diocesi di Roma.
Varcare La Porta Santa, vuole simboleggiare il passaggio che ciascun cristiano deve fare dal peccato alla grazia, ispirandosi a Gesù che dice «Io sono la porta» (Giovanni 10, 7).
La Porta Santa è la porta di una Basilica che viene murata e aperta solo in occasione di un Giubileo. La prima Porta Santa del mondo è nella Basilica di Collemaggio a L’Aquila dove ogni anno si celebra un Giubileo della Perdonanza.
A Roma, hanno una Porta Santa anche le basiliche di San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.
L’attuale Porta Santa di San Giovanni in Laterano è opera dello scultore Floriano Bodini (Gemonio 8 gennaio 1933 – Milano il 2 luglio 2005). L’opera bronzea è alta m 3,60 e larga 1,90. E’ stata compiuta in due anni e mezzo di lavoro, dai primi disegni del 1998 all’esecuzione del bozzetto nel novembre 1999 fino al modello in gesso, giugno-settembre 2000, e infine alla fusione in bronzo, settembre-dicembre 2000. La sua chiusura è avvenuta il 5 gennaio del 2001, durante la celebrazione dei primi vespri dell’Epifania, ed è stata operata dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini, in qualità di cardinale legato del Santo Padre.
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