

Spazzatura portata in altri rioni e sacchetti lasciati di nascosto davanti ad altri negozi
Il Presidente del Municipio I, Orlando Corsetti il 23 aprile alle 18:00 in piazza San Cosimato doveva incontrare i cittadini del Rione Trastevere per una prima valutazione sull’andamento della raccolta differenziata “porta a porta” partita quasi un mese fa nella zona A, e da due settimane nella zona B, al di là di ponte Sisto, e portata avanti in maniera un po’ fai da te dai residenti.
L’incontro è stato poi posticipato in data ancora da definire.
A Trastevere, quartiere storico romano, l’iniziativa della raccolta differenziata “porta a porta” è decollata anche grazie all’inventiva dei cittadini che l’hanno corretta in base agli stili di vita e di movida del quartiere, tanto che a due passi da piazza San Cosimato, i commercianti hanno etichettato anche i cestini interni dei loro locali, così che i clienti fin dalle prime ore della mattina possano iniziare a fare la raccolta differenziata.
L’Ama ha stabilito dei giorni e degli orari per la raccolta della carta, cartone e cartoncino che vanno depositati ogni martedì e venerdì dalle 7 alle 8:30 con multe da 500 euro qualora nelle buste vengano trovati degli oggetti non consoni. Il problema è che molti residenti temono di non fare in tempo a depositare il loro sacco nell’orario prefissato.
Il dramma è quando salta la raccolta degli umidi, che viene fatta solo tre volte alla settimana. “Tempo fa – come affermano gli abitanti di Trastevere – l’Ama si è dimenticata di ritirare il bidone condominiale, sia il sabato che il martedì e per il tanfo terribile siamo stati costretti a chiamare i carabinieri”.
Non mancano quindi gli escamotage, tra cui “l’esportazione” dei rifiuti in altri quartieri, quando si è impossibilitati a tenerli dentro casa per problemi di spazio, o chi deposita la propria immondizia, con nonchalance, davanti a negozi chiusi o sotto le auto in sosta.
Altri commercianti lamentano il fatto di aver fatto richiesta all’Ama dei bidoni per la differenziata più volte senza ricevere risposta, tanto che alla fine hanno dovuto comprarli personalmente per il costo di 85,00 euro l’uno.
Si spera che l’Ama risolva al più presto la situazione perché non si può lasciare un quartiere come Trastevere, ne come tanti altri, simbolo del turismo romano, in mezzo all’immondizia ed al fai da te.
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