Ecco il Masterplan della Corona Verde

Il 20 maggio 2023 il primo incontro di presentazione e discussione con comitati e istituzioni

Si è svolta sabato mattina 20 maggio 2023, presso il Mattatoio Roma, nell’ambito della mostra ROMA PERIURBANA, l’iniziativa di presentazione e discussione del Masterplan partecipato della Corona Verde di Roma Est.

Il progetto nasce dalla ricerca-azione “MenteLocale” avviata ormai oltre due anni fa dal LabSU – Laboratorio di Studi Urbani – Territori dell’Abitare dell’Università di Roma “La Sapienza”, con il coordinamento scientifico di Carlo Cellamare, con il supporto della Fondazione Paolo Bulgari nonché con il contributo decisivo del Gruppo Ambiente e Territorio della Libera Assemblea di Centocelle per i primi due anni di attività. L’obiettivo della ricerca è stato fin dall’inizio quello di sperimentare metodi e strumenti partecipativi innovativi per la progettazione territoriale, utilizzando tecnologie digitali civiche, aperte e inclusive, in grado di rafforzare le reti locali e valorizzare le conoscenze prodotte dagli abitanti.

Le mappature partecipative si sono trasformate nel corso del tempo in un vasto processo di co-progettazione di un’infrastruttura verde che, inglobando circa 900 ettari di territorio nel Municipio V e in parte nel IV, VI e VII, sarebbe in grado di ribaltare completamente il modello di sviluppo urbano della Capitale. Questo processo sta facendo leva sul grande patrimonio conoscitivo e le visioni progettuali prodotti negli anni dai comitati locali a ogni scala, dai piccoli giardini di prossimità o aree abbandonate di risulta fondamentali per la qualità urbana dei quartieri, ai grandi parchi mai realizzati, alle visioni strategiche su rete ecologica o sistemi di parchi.

Durante l’iniziativa i ricercatori del Laboratorio hanno spiegato il processo sviluppato durante le diverse fasi della ricerca, la metodologia e gli strumenti adottati e i primi risultati complessivi (dopo la prima restituzione intermedia avvenuta l’11 giugno 2022), sia in termini di esiti progettuali che di innovazione dei processi politici.

Successivamente, la discussione è stata animata dagli interventi propositivi e progettuali di diversi rappresentanti delle realtà territoriali.

In particolare Emilio Giacomi per Italia Nostra WWF Municipio V, ha messo in luce in una prospettiva storica i problemi legati alla mancata attuazione dello SDO (Sistema Direzionale Orientale); Sergio Scalia, Assessore all’Urbanistica del Municipio V, ha da un lato messo in luce le criticità che l’amministrazione sta affrontando, dall’altro ha rilanciato l’invito a presentare il masterplan sul territorio per costruire insieme delle possibili prospettive attuative; Roberto Pallottini per il Comitato Parco LineaRE, tra le altre cose ha correttamente sottolineato la rilevanza che le infrastrutture verdi possono avere in termini di mobilità dolce e di necessaria integrazione tra dimensione naturale e urbana; Stefano Gizzi per il WWF Roma ha suggerito di integrare tra le progettualità il collegamento tra Parco delle Energie e Lago Bullicante; Camilla Siliotti per il Comitato Pratone di Torre Spaccata – per il Parco delle Ville Romane, ha riportato alcuni aggiornamenti sulla vertenza del Pratone e sui laboratori avviati dal Comitato; Sara Vegni di A sud ha sottolineato l’urgenza di intervenire immediatamente per fermare il consumo di suolo, nonché l’importanza di utilizzare metodologie di scienza partecipata; Eros Manzo del CNR ha proposto al laboratorio una collaborazione con il suo Istituto al fine di integrare nel percorso un sistema di rilevazione e analisi che consenta una stima degli impatti che avrebbe sulla qualità dell’aria l’infrastruttura della Corona verde a valle della sua effettiva realizzazione.

Nei prossimi giorni saranno integrati tutti questi spunti nel masterplan e nella bozza di relazione tecnica, e subito dopo, nel giro di qualche giorno, sarà messa a disposizione dei comitati e cittadini questa documentazione in formati aperti e modificabili per raccogliere ulteriori osservazioni, integrazioni, proposte progettuali.

L’iniziativa ha testimoniato come ci sia una grande necessità di integrare e affinare conoscenze, progettualità, metodologie e processi con la finalità di rispondere rapidamente ed efficacemente alla crisi climatica in corso, e questa esigenza si riferisce soprattutto a quella dimensione locale e territoriale che risulta decisiva per riequilibrare la relazione generale tra società e risorse naturali.

Costruire città più sostenibili è un passaggio decisivo della transizione ecologica, e si può realizzare soltanto attraverso una trasformazione dal basso che azzeri il consumo di suolo, punti alla neutralità energetica e sperimenti un nuovo modello di sviluppo sostenibile basato sulla produzione e gestione collettiva di grandi infrastrutture ecologiche urbane.

Importante anche il supporto delle Iniziative di Terza missione – Bando 2022 dell’Ateneo “Sapienza” (che consentirà di rendere più efficace la disseminazione del progetto e di avviare l’upgrading delle tecnologie civiche collaborative finora adottate).

Il Masterplan sarà presentato nuovamente sul territorio nei prossimi mesi e ci sarà un confronto con cittadini e istituzioni per studiare i possibili percorsi per l’attuazione del masterplan.


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