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Fede, speranza, carità – Se l’ “Ala” salva il centravanti sempre più solo – Il genio secondo Rudolph Giuliani – Donald Trump e il “lato b” di Samuel Jackson – Jim Messina e Renato Brunetta – Quella crisi del settimo anno

Fatti e misfatti di ottobre 2016

Fede, speranza, carità

“Il programma economico del Governo – ha scritto Massimo Giannini su “La Repubblica” – è un atto di fede del “premier” Renzi”.

Vero. Ora, però, il problema è se seguirà un atto di speranza degli italiani. E, soprattutto, un atto di carità dell’Unione europea.

Se l’ “Ala” salva il centravanti sempre più solo

“Il rendiconto 2015 e l’assestamento 2016 del bilancio dello Stato sono stati approvati – al Senato – solo perché hanno votato a favore i dieci dell’ “Ala” verdiniana”.

Quella di Verdini, dunque, sempre più l’ “Ala” sinistra. Che, con le sue “discese sulla fascia”, continua a fornire “assist” ad un centravanti Renzi sempre più solo in “area di rigore”. Denis, insomma, di nuovo salvatore della squadra di Governo. Forse sarebbe il caso di rivedergli al meglio il contratto d’ingaggio.

Il genio secondo Rudolph Giuliani

“Donald Trump – così l’ex sindaco repubblicano di New York, Rudolph Giuliani – non ha pagato le tasse, come pubblicato dal “New York Times”, per ben diciotto anni? Se vero, è un genio assoluto”.

Un genio assoluto? E non un vergognoso evasore fiscale indegno perfino di candidarsi alla Casa Bianca? Nemmeno Rudolph Giuliani è più quello di una volta. “Cosa nostra” potrebbero obiettare Donald Trump e Rudolph Giuliani. Ma, non solo per gli Stati Uniti, sarebbe meglio di no.

Donald Trump e il “lato b” di Samuel Jackson

“Donald Trump – altra accusa pubblicata dai quotidiani Usa – avrebbe affittato dei suoi locali ad una banca iraniana nella “lista nera” in quanto collegata al terrorismo e al nucleare”.

Se fosse vero, gli elettori degli Stati Uniti potrebbero scegliere, a questo punto, anche un Presidente il quale ha violato le severe norme del suo Paese e si è rivelato colluso con un favoreggiatore del terrorismo e del nucleare iraniano. “Se quel figlio di buona donna dovesse diventare Presidente – ha detto l’attore e produttore Samuel Jackson – trasferirei il mio di dietro nel lontano Sudafrica”. Un po’ troppo crudo ed esplicito, magari, ma molto significativo.

Jim Messina e Renato Brunetta

“Jim Messina, il “guru della comunicazione” già consulente di Barak Obama, sarebbe stato ingaggiato dal Pd con un compenso di 400 mila euro – secondo la “Stampa” di Torino – per portare avanti la campagna per il “sì” al referendum costituzionale del 4 dicembre”.

E il centrodestra per il “no”? Ha ingaggiato gratis, almeno per ora, Renato Brunetta. A prima vista, riuscendo a vederlo, un po’ pochino.

Quella crisi del settimo anno

“Il “Movimento 5 stelle” – ieri – è arrivato al suo settimo anno di unione con la politica”.

Spiegato, allora, il caos che lo sta pervadendo: la crisi del settimo anno.


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