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“Impressionisti. L’alba della modernità”: a 150 anni della nascita del movimento

L’esposizione dal 30 marzo al 28 luglio, al Museo Storico della Fanteria

Il Museo Storico della Fanteria, dal 30 marzo al 28 luglio 2024, ospiterà la mostra “Impressionisti. L’alba della modernità” con l’intento di rendere omaggio a questo innovativo movimento artistico, in occasione della celebrazione del 150esimo anniversario della sua nascita.
Il percorso espositivo, curato da Vincenzo Sanfo in collaborazione con Vittorio Sgarbi, è suddiviso in tre sezioni: “Da Ingres a L’École de Barbizon, i fermenti dell’Impressionismo”, “L’Impressionismo” e “L’eredità dell’Impressionismo”. In esposizione una selezione di circa 200 opere prese in prestito da collezioni private che comprendono: dipinti, disegni, sculture, ceramiche ed incisioni.

La mostra intende ripercorrere la storia di questa corrente artistica – fiorita in Francia nella seconda metà dell’Ottocento – esponendo le opere di ben 66 artisti, tra cui spiccano i nomi di: Monet, Degas, Manet, Renoir, Cézanne, Gauguin e Pissarro; fino ad arrivare ai celebri nomi del post- Impressionismo come Toulouse Lautrec, Permeke, Derain, Dufy e Vlaminck.

Gli impressionisti si presentarono formalmente al grande pubblico il 15 aprile del 1874, in occasione della loro prima esposizione collettiva che fu allestita nello studio del fotografo Nadar a Parigi, alla quale seguirono poi altre sette mostre ufficiali.

Molti di loro furono affascinati dalle nuove tecniche che furono introdotte all’epoca, nel campo del disegno, della stampa e dell’incisione. È il caso della cosiddetta litografia, vale a dire un genere tipografico che affonda le sue radici nell’arte giapponese e si avvale dell’ausilio di matrici, come ad esempio blocchi di legno, per realizzare in serie numerose copie di una stessa immagine.

Tante le litografie in esposizione, tra cui segnaliamo: “La maison du doctor Gachet” di Cézanne, “L’homme à la pipe” di Van Gogh, “Il ritratto” di Berthe Morisot, il “Bar aux Folies-Bergère” di Manet, “La loge” di Renoir e le celebri ballerine di Degas. Sempre su questo versante, troviamo un’acquaforte di Pablo Picasso del 1968 che rappresenta un tributo agli artisti Degas e Desbouti. In questo caso, si fa riferimento ad una particolare tecnica di incisione che permette all’artista di riprodurre il disegno direttamente su una lastra metallica.

Inoltre, il progetto espositivo è arricchito da una collezione di reperti storici (come libri, lettere, fotografie ed abiti) che risalgono al periodo in cui si affermò il movimento impressionista.


“Impressionisti. L’alba della modernità”

  • QUANDO: dal 30 marzo al 28 luglio 2024;
  • DOVE: Museo Storico della Fanteria – piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9;
  • ORARI: dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 19:30 – sabato e domenica dalle ore 09:30 alle ore 20:30. Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura;
  • CONTATTI: www.navigaresrl.com/mostra/impressionisti

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