La prima mappa completa del patrimonio sportivo di Roma
Il CONI e Roma 2024 la “donano” alla Capitale. Con le Olimpiadi, secondo il Comitato, nelle periferie, 15 nuovi impianti sportivi e almeno 20 strutture sportive scolastiche riqualificateNel piazzale antistante lo stadio Flaminio si è svolto un confronto tra il comitato promotore alle Olimpiadi del 2024 e la stampa. Sono intervenuti tra l’altro il presidente del CONI Giovanni Malagò, Diana Bianchedi coordinatrice 2024, l’Avv. Montezemolo e l’Ing Francesco Romussi responsabile della parte tecnica del progetto .
Individuare i possibili siti da destinare agli impianti di allenamento nelle strutture esistenti, con particolare attenzione a quelle scolastiche; identificare le zone di maggiore carenza nelle quali realizzare nuovi impianti a servizio dello sport di base; fornire uno strumento fondamentale per il lascito alla Città e il Paese.
Questi sono gli obiettivi del CONI e del Comitato Roma 2024 che, grazie al lavoro di rilevazione compiuto da una squadra di giovani ingegneri ed architetti e al coinvolgimento di Miur, Comune, Municipi e Città Metropolitana, hanno dato vita alla prima mappatura completa degli impianti sportivi mai eseguito prima nella Capitale, presentata oggi in una conferenza stampa allo Stadio Flaminio.
Ben 2.221 impianti censiti, di cui 1.000 pubblici (scuole incluse), 6.336 spazi di attività, oltre 9.600 foto sullo stato delle strutture, ora on line: quattro mesi di rilevazioni per una banca dati completa, contenente informazioni anagrafiche, tecniche, sull’accessibilità, sulle attività praticabili, fino alla presenza di defibrillatori e di eventuali fonti rinnovabili. Un’operazione che ha coinvolto 25 giovani laureati. Ad un anno esatto dalla scelta dal CIO della città organizzatrice della XXXIII edizione delle Olimpiadi e Paralimpiadi, Roma 2024 rinnova il suo impegno a realizzare un progetto a servizio della città e del Paese. Una sfida che grazie ai Giochi permetterà la realizzazione di 15 nuovi impianti sportivi polifunzionali nelle zone periferiche di maggior carenza, e la riqualificazione di almeno 20 strutture sportive scolastiche nelle periferie, proprio sulla base dei risultati del Censimento.
“Le Olimpiadi devono rappresentare un grande progetto di riqualificazione urbanistica. In caso di vittoria di Roma, il CIO erogherà alla città vincitrice 1,7 miliardi di dollari per la città, che sono fondamentali per il rinnovamento – ha spiegato il presidente del Comitato Promotore, Luca di Montezemolo -. Per la Capitale ci sarebbe un biennio di attenzione mondiale grazie alle Olimpiadi nel 2024 e al Giubileo nel 2025”.
“Questo censimento è un lavoro importante, finanziato e supportato nell’ambito del progetto di Roma 2024 – ha affermato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò -. La candidatura è il punto di partenza, senza questo presupposto, non si potranno fare tutti gli interventi individuati”.
“La nostra candidatura è molto forte – ha concluso il Coordinatore generale del Comitato Roma 2024, Diana Bianchedi -, proprio perché abbiamo già il 70% degli impianti sportivi già esistenti, grazie al lascito di Roma ’60, e poi perché le periferie sono protagoniste del dossier. È l’Agenda 2020 del CIO che ce lo ha chiesto: partire dalle esigenze della città. E questo lavoro dimostra che lo stiamo facendo”.
La Nota tecnica
Troppe interpretazioni e dati sbagliati su Olimpiadi e Paralimpiadi
Per fare chiarezza sulle opportunità per la città e sui reali benefici, ecco i punti più importanti del Progetto di Candidatura
AGENDA 2020, È SBAGLIATO FARE PARAGONI CON IL PASSATO
Troppi sprechi nel passato, è vero. Per questo il CIO ha cambiato le regole del gioco. Questa candidatura è la prima a dover seguire i nuovi parametri stabiliti dall’Agenda 2020, che impongono un progetto contenuto negli investimenti, che possa coinvolgere l’intero Paese, e non solo Roma, che preveda impianti temporanei, che sia trasparente e attento all’ambiente. Il mancato rispetto di queste regole comporta l’esclusione dalla candidatura.
1 MILIARDO E 700 MILIONI DI DOLLARI DAL CIO ALLA CITTÀ
La città scelta per organizzare i Giochi riceverà in automatico dal CIO 1,7 miliardi di dollari nel corso dei sette anni precedenti le Olimpiadi. E’ un importante e concreto beneficio per la città per modernizzare impianti sportivi.
LA FORZA DI ROMA È IL 70% DEGLI IMPIANTI DISPONIBILI
La vera forza della candidatura italiana è disporre del 70% degli impianti sportivi, disponibili anche grazie all’eredità dei Giochi del ’60: 1-Stadio Olimpico; 2-Stadio Flaminio; 3-Stadio Pietrangeli; 4-Stadio del Nuoto; 5-Centrale del Tennis; 6-Palazzo dello Sport dell’EUR; 7-Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano; 8-Terme di Caracalla; 9-Villa Ada; 10-Pratoni del Vivaro; 11-Piazza di Siena; 12-Tre Fontane; 13-Marco Simone Golf & Country Club; 14-Fiera di Roma (i padiglioni per sport indoor); 16- Gli stadi destinati ai tornei di calcio nelle altre 10 città olimpiche. Senza i Giochi molti di questi impianti resteranno all’attuale degrado (es. Stadio Flaminio) o richiederanno forti investimenti di denaro pubblico a carico del Comune.
Dei 36 impianti previsti solo due (il 6% del totale) dovrebbero essere costruiti “ex novo”, mentre 7 impianti saranno temporanei per evitare strutture inutili per il futuro.
LA CANDIDATURA NON È DI ROMA, È DI TUTTO IL PAESE
Il logo del Comitato è un Colosseo tricolore perché il Progetto è nazionale. Oltre alla Capitale, sono coinvolte altre undici città italiane, e nove di esse potrebbero per la prima volta fregiarsi dei 5 cerchi olimpici. Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Udine e Verona sono designate per il calcio; Cagliari per le regate veliche.
NON RINUNCIAMO A QUASI 200MILA POSTI DI LAVORO
Un rigoroso studio del Dipartimento di Economia dell’Università di Tor Vergata stima che i Giochi porteranno almeno 177.000 nuovi posti di lavoro, e un aumento della ricchezza (Pil) del 2,4% dal 2017 al 2023. Parigi (altra candidata ai Giochi) ne ha ufficialmente annunciati 250.000. Non solo lavoro. Anche il turismo ne beneficerebbe. Londra, prima città al mondo per presenze turistiche, nel solo 2013 l’anno dopo i Giochi, ha aumentato le sue presenze di 1,3 milioni. A Torino, dopo i Giochi Invernali del 2006, gli arrivi turistici sono cresciuti del 41% nel 2015 rispetto a nove anni prima.
ECCO GLI ALTRI BENEFICI PER I CITTADINI
Tutto sarà realizzato nell’interesse della città e del Paese per migliorare la qualità della vita dei cittadini, il che significa:
1. Più impianti sportivi. Se saranno assegnate le Olimpiadi, Comitato e CONI realizzeranno 15 nuovi impianti sportivi nelle zone periferiche di maggior carenza. Per questo è stato realizzato il primo censimento di tutti gli impianti di base di Roma, da cui partirà il preciso piano di riqualificazione. Grazie a Londra 2012 sono stati modernizzati in tutta l’Inghilterra 1600 impianti sportivi. E’ un esempio a cui intendiamo ispirarci.
2. Attenzione alle Periferie. Il Comitato si impegna, qualora venissero assegnati i Giochi, a riqualificare almeno 20 strutture sportive scolastiche nelle periferie, sulla base dei risultati del Censimento.
3. Il primo Campus per gli studenti. I 17.000 alloggi previsti per il Villaggio Olimpico di Tor Vergata diventeranno dopo i Giochi un nuovo Campus Universitario con 6000 nuove unità residenziali, a servizio degli studenti e dell’Ospedale.
4. Pratica sportiva e stile di vita. Per aumentare l’educazione sportiva dei giovani e diffondere temi come la diversità, l’inclusione sociale e un corretto e sano stile di vita, il Comitato ha incontrato 2500 studenti di 50 scuole di Roma primarie e secondarie di primo e secondo grado; ha avviato con 10 classi di 5 scuole un programma di alternanza scuola-lavoro; ha avviato con 25 atleti paralimpici un progetto laboratorio con 20 scuole romane in periferia; ha coinvolto 80 giovani start-up per collaborare sui temi della candidatura, e con il supporto di ActionAid e dell’Ufficio Regionale scolastico ha lanciato un kit multimediale dedicato a tutte le scuole di Roma per apprendere i valori dello sport. A Londra dopo le Paralimpiadi del 2012, 200mila disabili hanno cominciato a fare pratica sportiva.
GRAZIE AI GIOCHI, CON LA cura del ferro, CAMBIERà LA MOBILITà DI ROMA
Le Olimpiadi consentiranno di realizzare, potenziare e mettere a sistema opere che cambieranno la mobilità a Roma. La “cura del ferro” sarà il cuore degli interventi infrastrutturali previsti, proprio perché i “Poli” che ospitano gli impianti sportivi sono ubicati in punti strategici della rete. In particolare la chiusura dell’anello ferroviario di Roma, con la realizzazione di nuove stazioni al Foro Italico e in altri punti nevralgici della città, consentirà di rendere più veloci gli spostamenti attraverso il territorio e lo scambio tra le dieci linee ferroviarie regionali e le tre linee metropolitane. Finalmente diventerà possibile raggiungere l’area del Foro Italico con il trasporto su ferro e avere connessioni veloci tra tutti i nodi fondamentali del trasporto urbano – Tiburtina, Ostiense, San Pietro, Trastevere, ecc. – attraverso nuovi treni e l’interscambio con le linee metropolitane. Il progetto accorcerà i tempi di percorrenza tra i diversi Poli di competizione dei Giochi, permettendo spostamenti veloci entro un massimo di 32 minuti.
Sono previsti 27 interventi, tutti già presenti nel Piano Regolatore Generale di Roma Capitale o in altri documenti programmatici regionali e nazionali: sono interventi, insieme a quelli stradali, per i quali il Governo ha in parte già previsto gli stanziamenti; i Giochi potranno accelerarne la realizzazione.
Gli interventi ferroviari si dividono in tre categorie:
1. Realizzazione di nuove linee e potenziamenti (chiusura dell’anello ferroviario, nuova tramvia del Ponte della Musica, collegamento con metropolitana leggera a Tor Vergata, ammodernamento delle linee A e B, prolungamento fino a Colosseo della linea C, potenziamento Roma-Fiumicino e Roma-Ostia);
2. Acquisto di nuovi treni (per le ferrovie regionali, metropolitane, tram);
3. Realizzazione di nuove stazioni (Foro Italico, Tor di Quinto, Vigna Clara, Valle Aurelia, Pigneto).
Gli interventi stradali riguardano il Ponte dei Congressi, il Ponte di Dragona, Lungotevere di Pietra Papa, Lungotevere San Paolo, Lungotevere Dante, nuovo Ponte fra Circonvallazione Ostiense e Via Fermi, collegamento tra il Grande Raccordo Anulare e la Flaminia.
Una Roma più verde con le Olimpiadi
Il progetto delle Olimpiadi prevede di valorizzare il fiume Tevere, di creare nuovi parchi fruibili per i cittadini, di rafforzare la rete delle piste ciclabili attraverso la città e i parchi. Sono tre i nuovi parchi urbani che verranno realizzati e resi fruibili per i cittadini: due sul Tevere, a Nord presso Saxa Rubra e a Sud in zona Magliana, e uno a Tor Vergata. Verranno inoltre riqualificate le banchine del Tevere, realizzati interventi per rafforzare la depurazione e realizzato un sistema continuo di percorsi ciclabili lungo il Tevere, connesso con gli altri percorsi ciclabili e con il GRAB (il Grande Raccordo Anulare delle bici) che attraversa parchi, aree verdi e aree urbane.
UNA CITTÀ PIÙ ACCESSIBILE
Olimpiadi e Paralimpiadi saranno una straordinaria opportunità per rendere la città sempre più accessibile, permettendo non solo a disabili, ma anche a famiglie e ad anziani, di poterne godere pienamente e senza limitazioni.
Per questo, il Comitato Roma 2024 ha predisposto una voce di budget dedicata al capitolo dell’Accessibilità, con 4 obiettivi principali:
1. Rendere accessibili tutti gli impianti sportivi destinati a Giochi Olimpici e Paralimpici;
2. Rendere accessibili anche tutti gli impianti sportivi di base, che saranno poi destinati alle scuole e ai i cittadini;
3. Dotare i mezzi, le stazioni, le aree del trasporto pubblico (metro, ferrovie, autobus) di accessi privi di barriere, secondo i più moderni standard legati ai parametri di mobilità;
4. Sviluppare un piano di accessibilità per tutte le aree di pubblico interesse, come parchi, aree turistiche, zone commerciali, alberghi, ospedali, uffici pubblici, musei.
L’insieme di questi interventi infrastrutturali è la dimostrazione che le Olimpiadi possono e devono rappresentare un grande progetto di riqualificazione urbanistica della città, così come già avvenne con i Giochi del 1960 a Roma.
UN BUDGET RIGOROSO E “LOW COST”
Il budget ammonta a 5,3 miliardi di euro, ed è suddiviso in costi di investimento e costi operativi.
I costi operativi sono pari a circa 3,2 miliardi e riguardano organizzazione, sicurezza, anti-doping, gestione eventi e impianti temporanei, e saranno interamente coperti dal contributo CIO, dalle sponsorizzazioni, da “marketing”, “merchandising” e proventi della biglietteria. I costi di investimento, 2,1 miliardi, riguardano il Villaggio Olimpico, i centri Media, gli impianti sportivi permanenti, gli impianti di allenamento e saranno a carico dello Stato e non delle singole amministrazioni comunali.
LA GARANZIA DELLA TRASPARENZA
Possiamo riassumerla in 4 punti:
1. E’ stato costituito un Comitato dei Garanti, formato da autorevoli esponenti del mondo giuridico, con il compito di monitorare e vagliare la correttezza e sulla trasparenza di procedure e modelli, al fine di ottenere l’assegnazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici.
2. Attività e opere saranno sempre oggetto di gare pubbliche;
3. L’organizzazione dei Giochi sarà monitorata dal Board Olimpico, costituito da Governo, Città, CONI e Regione;
4. Il Comitato ha già chiesto all’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.A.C) di rendersi disponibile a seguire costantemente tutte le attività del Board Olimpico;
5. Il Comitato è sottoposto alla Vigilanza della Corte dei Conti, in quanto Unità Organizzativa di CONI Servizi, Società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia.
NOTA BENE
L’attività del Comitato in questi mesi è stata concentrata esclusivamente su:
1. Accurata preparazione del dossier Olimpico richiesto dal CIO alle città candidate e preparazione del documento finale da preparare entro il 7 ottobre.
2. Attività e lavoro di promozione verso i 98 membri CIO, coloro che nel settembre 2017 decideranno a quale città assegnare i Giochi olimpici
3. Attività di promozione sul territorio e coinvolgimento di istituzioni, municipi, scuole, università, forze imprenditoriali e sportive, forze militari, start up ecc.
4. Presenza, con le altre città candidate, negli appuntamenti internazionali previsti dal CIO per l’avanzamento del processo di candidatura (Losanna, Washington e Rio De Janeiro)
5. Monitoraggio e benchmarking delle iniziative prese dalle città concorrenti (Budapest, Parigi e Los Angeles)
6. Coinvolgimento delle istituzioni nazionali e cittadine, nonché delle competenze delle più importanti aziende italiane, per la preparazione del dossier.
Questi sono i punti più importanti del Dossier, sui quali, a oggi, non c’è mai stato un confronto di merito con il Comune.
Il Comitato ribadisce che il Dossier è modificabile in diverse parti, purché le modifiche siano compatibili con le direttive dell’Agenda 2020 e le richieste indicate dal CIO.
MEMO
All’indomani dell’assegnazione delle Olimpiadi del 2024, il Comitato Promotore Roma 2024 termina il suo incarico. Al suo posto il Comune di Roma e il CONI definiranno tutte le scelte e la squadra che gestirà l’organizzazione eventuale dei Giochi.
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