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Le furbe banche mentre la Consob dorme – Martirologio 2016 – Quella scala dei valori – Marameo – Dall’al di là per firmare?

Fatti e misfatti di ottobre 2016

Le furbe banche mentre la Consob dorme

“Tutte le banche – come noto – sono state costrette a versare, al “Fondo nazionale di risoluzione” e al “Sistema di garanzia dei depositi”, loro contributi necessari al salvataggio di istituti che dovessero trovarsi in gravissime difficoltà di bilancio”.

Quanto mai giusto ed opportuno. Ora, però, Unicredit, Ubi Banca e Banco popolare hanno avuto una furbissima idea: pagare i contributi dovuti aumentando, nei confronti delle loro clientele, i costi dei conti correnti. Furbissima idea che – come sembra – dovrebbe essere concretizzata, più prima che poi, da tutte le altre banche. Anche perché la Consob, che sarebbe dovuta intervenire a spegnere sul nascere la furbissima idea, anche questa volta sta continuando invece a dormire. Dovrebbero essere davvero comodi i divani nella sua lussuosa sede romana.

Martirologio 2016

“Gli jiadisti – costretti ormai a lasciare Mosul – stanno seminando le strade di “pelouche” e di altri giocattoli, oltre che di orologi, imbottiti di esplosivo. In modo da uccidere così quanti non potranno più uccidere con le loro lame e i loro fucili”.

Diabolico. Ma, se i cristiani di ritorno a Mosul dovessero essersi convinti che al nemico va mostrata l’altra guancia, gli jiadisti dovrebbero duplicare ogni loro oggetto di morte.

Quella scala dei valori

“Le due autorità – una laica, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’altra religiosa, Papa Francesco – non sono tornate immediatamente in Italia per stare accanto alle povere popolazioni del Centro Italia colpite dal terrificante terremoto: Il Presidente Mattarella ha continuato la sua visita in Israele, Papa Francesco la sua visita in Svezia”.

Nella scala dei valori, evidentemente, i rapporti diplomatici ed economici valgono più, nel caso della visita in Israele, di una solidale vicinanza al proprio popolo sofferente. Così come, nel caso della visita in Svezia, valgono più i riconoscimenti da attribuire a quel Lutero che divise il Cristianesimo faticosamente riunito da San Benedetto. Quel San Benedetto la cui chiesa, dedicatagli a Norcia, il terremoto ha ridotto un cumulo di macerie.

Marameo

“Un giovane senegalese cerca di scippare una donna – in Via Putignani a Bari – la donna resiste e si rifugia in un portone, alcuni passanti informano gli agenti di una “Volante”, il giovane senegalese viene rintracciato, ma, prima di farsi arrestare, tempesta gli agenti di calci e pugni”.

Il processo al giovane senegalese, con le imputazioni di tentata rapina e di resistenza agli agenti di polizia, è stato deciso per direttissima. Breve udienza, quindi la sentenza: niente carcere, per l’imputato, perché il reato non è avvenuto in flagranza e perché gli otto mesi per le violenze agli agenti di polizia sono state giudicate troppo poca cosa per finire dietro le sbarre. Il giovane senegalese, così, è stato rimesso subito in libertà. E, se dovesse aver fatto “marameo” all’italica gente, avrebbe fatto bene.

Dall’al di là per firmare?

“I necrofori – in un modello del Servizio mortuario del Comune di Milano che sta girando su “twitter” – sono autorizzati a trasportare, dalla sua abitazione al cimitero, la salma del defunto con questi, però, che deve indicare il suo nome e cognome e sottoscrivere il tutto”.

Incredibilmente vero o falsamente macabro? Se vero, solo una spiegazione: al Servizio mortuario del Comune di Milano è morto il cervello.


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