Mahmood vince la 69ª edizione del Festival di Sanremo

Immigrato – [im-mi-grà-to agg. e n.m.⌋ si dice di persona che, specialmente per ragioni di lavoro, si è stabilita in un paese diverso da quello di origine].

Questa è la definizione del suddetto termine riportata dal dizionario Garzanti. Non state però leggendo un articolo sulla linguistica italiana, ma su quello che spesso succede quando utilizziamo le parole senza conoscerne il significato reale.

Si, perché quest’anno inaspettatamente – come si evince anche dalle nostre pagelle – sul podio della 69° edizione del Festival di Sanremo è salito Mahmood con il brano “Soldi”, dietro di lui il superfavorito Ultimo e le star internazionali de Il Volo.

Fin qui tutto nella normalità della kermesse, peccato che il nome esotico e i tratti somatici del giovane vincitore abbiano scatenato la caccia allo straniero sul palco dell’Ariston.

Quindi, passano in secondo piano la condivisione o meno della vittoria e subito arriva “Prima gli italiani” e poi “Ora gli immigrati pure a Sanremo”, ecc, ecc.

Ovviamente, non tutti dobbiamo essere esperti critici musicali, ma basta leggere due righe sul vincitore per sapere che si chiama Alessandro Mahmood nato e cresciuto a Milano da madre sarda e padre egiziano.

Proprio, come Ultimo che viene da San Basilio, Mahmood ha respirato la vita di periferia in quel di Gratosoglio – quartiere di Milano – e la sua canzone parla dei difficili rapporti familiari, come lui afferma: “Il pezzo si chiama ‘Soldi’, non parla di soldi a livello materiale ma di come possono cambiare i rapporti all’interno di una famiglia. È un pezzo che racconta la storia di una famiglia non tradizionale, tutto qua”.

A soli 26 anni per il mondo della discografia non è così sconosciuto. Nel 2012 Mahmood partecipa alla sesta edizione di X-Factor, continua su questa strada vincendo nel 2015 Area Sanremo arrivando a concorrere nelle “Nuove Proposte” al Festival di Sanremo 2016 dove arriva quarto.

Inizia parallelamente la sua carriera come autore collaborando alla scrittura di successi come “Nero Bali” di Elodie e Michele Bravi e “Hola” di Marco Mengoni. Lo scorso dicembre ha partecipato a Sanremo Giovani guadagnandosi un posto tra i Big.

Sorvolando per un momento sui gusti musicali, la vittoria di Mahmood deve insegnarci a smetterla una buona di volta di avere paura di ciò che non conosciamo e a tentare di comprendere mondi differenti da noi culturalmente e anagraficamente.

Chissà magari l’anno prossimo tornerà a vincere Albano… e tutto sarà come prima.


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