Categorie: Politica
Municipi:

Manca una firma per la mozione di sfiducia nel III Municipio

 “Porto tutto in tribunale” minaccia la presidente Roberta Capoccioni

L’odissea del III Municipio sembra non avere fine: dopo la perdita della Presidenza dell’Aula, della maggioranza e di numerosi altri pasticci amministrativi e burocratici, siamo alle battute finali. A nulla è servita la difesa della sindaca Raggi, intervenuta per dirimere le controversie del complesso mosaico politico del III Municipio. Ora l’Aula del Consiglio potrebbe avere i numeri per presentare la definitiva mozione di sfiducia e chiudere il capitolo, una volta per tutte: delle tredici firme necessarie alla sua presentazione ne manca solo una, quella del consigliere Bonelli che, in settimana, “ufficializzerà a tutti” la sua “definitiva posizione sulla sfiducia”. É lui il vero ago della bilancia.

“Mi sono preso qualche giorno per sondare gli umori del mio elettorato di riferimento e dei cittadini in generale: quella che dobbiamo prendere è una decisione di grande responsabilità che merita valutazioni e riflessioni approfondite” – ha detto Bonelli ai microfoni di Roma Today.
“Dobbiamo fare una scelta davvero complessa tra l’annullare il responso forte delle scorse amministrative e staccare la spina ad un’esperienza di governo fallimentare consegnando il territorio al commissariamento. Questo vuol dire, visto che probabilmente il commissario sarà la stessa Capoccioni, -ha continuato Bonelli – ritrovarsi un governo dell’ordinario senza struttura politica, senza opposizioni. Non avendo legami politici e imposizioni di partito da eseguire ho scelto di prendere tempo e riflettere”.

Se l’ex minisindaco di centrodestra, ora nel Gruppo Misto dovesse apporre la sua firma, tanto basterà a poter presentare all’Aula la mozione di sfiducia, che potrà essere messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla presentazione: sarà poi il voto dell’Aula a stabilire la sorte del governo grillino di Montesacro.

Ovviamente non si è fatta attendere la risposta della diretta interessata, Roberta Capoccioni che ha già annunciato il coinvolgimento della Procura, come già accaduto per la questione del bilancio. L’intenzione è quella di portare davanti al Pubblico Ministero la mozione di sfiducia che l’Aula intende presentare e così impugnarla.

“Dato l’imponente lavoro fatto in questo anno e mezzo da questa Giunta interamente protocollato e consultabile per trasparenza sul sito istituzionale, è fin troppo facile confutare, totalmente, tutti i punti della mozione di sfiducia, non in aula, ma presso la Procura. Così chi vorrà giocare con i fatti e mentire ai propri elettori sarà chiamato a risponderne di fronte ad un P.M.” – ha commentato in un post la Presidentessa del III Municipio.

Volano ancora stracci dunque nell’Aula del Consiglio di Piazza Sempione e la contro reazione delle opposizioni non si è fatta attendere. E tra un’impasse burocratica e un evidente stato di forte ingovernabilità c’è chi la accusa di non avere ben chiari i rapporti che intercorrono fra giustizia, politica ed amministrazione, come Riccardo Corbucci, dirigente del PD romano ed ex consigliere municipale.


Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento