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Marino: in piazza il 3 settembre con i romani per dire No alle mafie

Il Sindaco conferma la sua presenza in piazza Don Bosco

“Domani a piazza Don Bosco Roma dirà il suo no alla mafia. Con tutta la giunta e i presidenti di municipio – informa il Sindaco con una sua nota – saremo in quella piazza insieme ai cittadini, alle associazioni, alle istituzioni, ai partiti, a tutti coloro – e sono la stragrande maggioranza dei cittadini romani e italiani – che vogliono sbattere la porta in faccia alla criminalità organizzata, che ha allungato le sue mani sul territorio comunale, e ha puntato a entrare nelle istituzioni per asservirle ai propri interessi.

Ignazio Marino
Ignazio Marino

“Ecco perché non possiamo accettare che piazza Don Bosco e il grande quartiere attorno, quasi una città per le sue dimensioni e per la sua importanza, possano diventare il simbolo della conquista del territorio da parte della criminalità. Il loro trofeo. Riprendiamoci tutti insieme ogni singolo metro della città, a partire dalla chiesa – tra le più grandi e notevoli della città moderna – e dalle strade intorno, scelte dalla famiglia Casamonica per un funerale che ha voluto utilizzare il corpo di un morto per inviare messaggi ai vivi.

“Roma non vuole e può accettare tutto ciò. E soprattutto  lo rifiuta. dal primo giorno del mio insediamento abbiamo chiuse porte e portoni ai banditi che avevano trovato varchi nella amministrazione Alemanno.

“Il valore e la forza del movimento e dell’indignazione civile, alla base della volontà di essere tutti domani in piazza Don Bosco, serviranno dunque per testimoniare il No deciso di Roma a ogni forma di criminalità organizzata. Un imperativo morale che si misura ogni giorno con l’impegno di ognuno di noi, a partire da chi ha responsabilità istituzionali, nell’alzare un muro invalicabile a ogni tentativo di infiltrazione o connivenza.

Spero che questo possa avvenire senza divisioni ideologiche o politiche e senza polemiche, che non farebbero altro che indebolire il fronte della legalità a tutto vantaggio della mafia.

“La criminalità organizzata, ricordiamocelo, ci chiude lo sguardo al futuro. Ci impedisce di correre alla pari e con le stesse regole. Nella corruzione la mafia brucia risorse che potrebbero essere impiegate più proficuamente per la nostra comunità.

“Per ciò che riguarda l’amministrazione di Roma e me – conclude la nota – la lotta contro la mafia rappresenta sin dall’inizio un impegno quotidiano. Un lavoro difficile a causa di una eredità pesantissima, quella degli anni in cui mafiosi e corrotti avevano diretto accesso e controllo sui vertici del comune. Riconosciamoci tutti in questa battaglia, che va condotta coinvolgendo i cittadini, le loro associazioni. Facciamo sì che piazza Don Bosco sia un nuovo inizio”.


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