Metro C e il ‘pozzo’ dei giardini di via Sannio

Nella nottata del 4 maggio i primi carrelli hanno iniziato a percorrere la croce di scambio localizzata nel pozzo 3.3. A Piazza Venezia prove di funzionamento per il campoprova congelamento terreni

A partire dalla notte del 4 maggio 2020 un altro pezzetto di Linea C si aggiunge ai 18 km inaugurati tra il 2014 ed il 2018.

Infatti, in nottata i primi carrelli hanno iniziato a percorrere la croce di scambio localizzata nel pozzo 3.3, detto “di Via Sannio”, effettuando il cambio di banco. In pratica una volta tolti i respingenti, questi carrelli di servizio del cantiere potranno passare da un binario all’altro, evitando l’esercizio a binario unico alternato che oggi si svolge tra Malatesta e San Giovanni. Ciò permetterà di evitare, almeno in parte, le numerose anomalie di esercizio che si verificano sulla linea, migliorando la qualità del servizio.

Purtroppo, prima di poter assistere al vaglio della croce anche durante l’apertura al pubblico, si dovrà attendere la fine del collaudo, le cui attività propedeutiche sono iniziate alcuni giorni fa.
Se l’attuale cronoprogramma verrà rispettato, il collaudo terminerà entro l’anno, comportando tuttavia alcuni disagi per l’utenza.
Infatti, il servizio della tratta San Giovanni-Malatesta della Linea C rimarrà sospeso alle 21:00 fino al 12 luglio. In alternativa, gli utenti potranno utilizzare la navetta bus MC2. 

La scelta di aver posizionato la croce di scambio a servizio della San Giovanni-Pantano all’interno della Tratta T3, quindi in una tratta autonoma e distinta dalla cosiddetta “prima fase strategica”, sia in termini di cronoprogramma che di finaziamenti, si è dimostrata errata, penalizzando non poco l’esercizio della linea negli ultimi cinque anni.
Ancor peggiore è stata la scelta di posticipare più e più volte la fornitura dei treni, che anche all’apertura della croce saranno comunque insufficienti a garantire un servizio con migliore frequenza rispetto a oggi, limitando quindi i vantaggi che l’attivazione del pozzo avrebbe potuto apportare.

Fortunatamente, l’Amministrazione ha imparato dai propri errori e, come si è potuto apprendere in MetroxRoma, nel progetto della stazione Venezia è stato reintrodotto lo scambio in ingresso alla stazione, che in futuro eviterà di dover procedere a binario unico alternato tra il pozzo 3.2 (Celimontana) e la futura stazione. Questo permetterà da subito frequenze adeguate ed un esercizio regolare, superando perciò, almeno in parte, gli errori commessi con l’attivazione della prima fase strategica.

 

A. C.

Piazza Venezia

Prove di funzionamento, del 2 maggio, per il campoprova congelamento terreni a Piazza Venezia, finalizzate al completamento delle indagini per la redazione del Progetto Definitivo della futura stazione.


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