Metro C: uscita via Tuberose e linea su ferro per via Casilina

Le risposte dell’Assessore Improta ai quesiti del Presidente Ferrari

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Sollecitato da cittadini del territorio, del mio territorio di appartenenza, su problemi inerenti le  “incompiute” derivate dalla completa, o quasi, realizzazione della tratta Pantano-Lodi della Metro C, ed in particolare sui quesiti relativi alla seconda uscita della stazione “Parco di Centocelle” in via delle Tuberose; e al destino della ferrovia Roma – Giardinetti con la conseguente riprogettazione della viabilità su via Casilina, il 9 aprile scorso inoltrai le rispettive domande all’Assessore alle Politiche per  la Mobilità, Guido Improta, pregandolo di individuare in tempi brevi una sua disponibilità ad un incontro con i cittadini del V Municipio, destinatari del diritto di essere informati da autorevoli responsabilità. Al momento l’Assessore mi ha inviato il 18 maggio scorso, risposte scritte ai quesiti, che riporto di seguito nel testo integrale:

 

Stazione metro C Centocelle
Stazione metro C Centocelle

“Scheda informativa sull’accesso nord della stazione Parco di Centocelle in via delle Tuberose”

 Il progetto definitivo approvato prevede, per accedere alla stazione Parco di Centocelle dalla parte nord del quartiere, un accesso pedonale sul primo tratto di Via delle Tuberose.

 Nel corso dei lavori è emerso che via delle Tuberose è una strada cieca di diritto privato anche se aperta al pubblico transito. Durante numerosi incontri tenutesi tra la Commissione Speciale Metro C dell’ex Municipio VII, la Stazione Appaltante “Roma Metropolitane ed il Contraente generale, si sono evidenziate diverse problematiche legate al precario stato del manto e dei sottoservizi. Tale situazione a detta dei residenti si è aggravata nel corso dell’esecuzione dei lavori. Nel corso dei suddetti incontri il Contraente Generale Metro C si era impegnato, ad a poi provveduto ai ripristini dovuti, come ha recentemente confermato con una nota del 9 aprile 2015.

 In previsione dell’apertura all’esercizio della Linea C, nella tratta da Pantano a Parco di Centocelle, si è cercato di risolvere il problema. Per poter eseguire le lavorazioni indispensabili, risultando l’area intestata a privati, si rende necessario formalizzare l’acquisizione della stessa al patrimonio di Roma Capitale.

 In mancanza della Pubblica Utilità nell’area, il Municipio si era impegnato ad acquisire la cessione bonaria delle aree dai privati residenti del solo tratto compreso tra l’ingresso alla stazione e l’innesto con via Antonio Sebastiani, e Roma Metropolitane a far redigere ed approvare un progetto di riqualificazione ai sensi dell’art. 169 D.Lgs. n. 163/2006,  del medesimo tratto.

 Tale progetto prevede la realizzazione di una condotta fognaria, il rifacimento dell’asfalto, di un marciapiedi, della segnaletica atta a costituire un senso unico alternato in relazione alla ridotta larghezza della sede stradale e dell’illuminazione pubblica, rendendo a norma il tratto interessato con un costo di circa 180.000/00 euro.

 Nonostante l’impegno del Municipio, i proprietari dell’area non hanno accettato di effettuare la cessione gratuita in cambio dell’apertura dell’accesso e della riqualificazione del tratto viario, chiedendo la riqualificazione di tutta la via, con la realizzazione di un nuovo condotto fognario.

Roma Metropolitane non ha potuto dar seguito all’approvazione del progetto e le attività realizzative sono state limitate all’interno dell’area pubblica.

L’Esercente ha disposto la chiusura dell’uscita in pendenza dell’acquisizione dell’area pubblica.

Per risolvere il problema si sta ipotizzando di inserire le lavorazioni nell’ambito di un più ampio progetto per opere integrative e compensative da far approvare al CIPE, con dichiarazione di pubblica utilità e successivo esproprio, con tempi però prevedibilmente lunghi. Allo stato il cancello di accesso alla stazione Parco di Centocelle da Via delle Tuberose viene tenuto chiuso.

Mi chiedo, ma durante le fasi di cantiere,  il tratto di strada oggetto del contenzioso utilizzato dai mezzi di movimentazione materiali e di betonaggio del cantiere stesso, come era considerata: strada privata o pubblica? C’era o non c’era lo status di Pubblica Utilità nel suo utilizzo?

 

Il secondo quesito riguarda la trasformazione della ferrovia concessa Roma Giardinetti. In questo caso la risposta dell’Assessore lascia sperare che in futuro più o meno recente la stessa possa subire radicali trasformazioni con conseguente nuovo assetto della viabilità su Via Casilina. L’Assessore scrive:

 

Ferrovia Roma – Giardinetti

“Con l’apertura della linea C è conseguente che la funzione che la ferrovia ha svolto fino ad oggi debba essere rivista, ma in nessuno degli scenari futuri di mobilità che si stanno elaborando si intende rinunciare a mantenere un sistema su ferro lungo l’attuale tracciato, almeno fino a Centocelle, considerato che oltre è in completa sovrapposizione con la metropolitana.

Stazione Metro C Giardinetti
Stazione Metro C Giardinetti

Si tratta quindi, anche in relazione all’avanzamento della Metro C, di riconsiderare le finalità trasportistiche di questa infrastruttura che, piuttosto che essere ridimensionate, dovranno far parte di un nuovo contesto di riorganizzazione dei servizi che parte dall’area del Policlinico e dell’Università Tor Vergata, e lungo l’asse della Casilina raggiunge il centro della città e la stazione Termini.

Le ipotesi di lavoro su come trasformare i 9 chilometri di ferrovia dovranno naturalmente fare i conti con le risorse disponibili ma anche con le decisioni della proprietà che attualmente è in capo alla Regione Lazio.

Nel breve periodo si tratterà di migliorare l’attuale servizio, garantendo la massima sinergia con la Metro C ed attestando i servizi a Centocelle.

Successivamente dovrà essere definito l’assetto finale che prevede la trasformazione della linea in tranvia, ipotesi che consente di cogliere, tra le altre, due importanti opportunità:

  • Integrare la linea nella rete tranviaria attuale con la possibilità di attivare nuovi servizi per collegare zone della città diverse dalla Stazione Termini;
  • Riqualificare la via Casilina eliminando l’attuale barriera costituita dai guardrail che proteggono la ferrovia.

La riorganizzazione della via Casilina è forse l’aspetto più qualificante dell’operazione perché cambierà completamente l’estetica e la vivibilità di questa strada e consentirà una maggiore permeabilità tra i due fronti con nuovi punti di attraversamento e la riqualificazione dei marciapiedi, la realizzazione di una corsia preferenziale al centro e quindi l’eliminazione dei bus dall’attuale careggiata laterale; di conseguenza una maggiore fluidità del traffico privato ed una minore congestione.

Sull’esito del tracciato oltre Centocelle e dalla circonvallazione Casilina verso Termini, la discussione è aperta.

Sul primo tema si sta approfondendo la funzionalità trasportistica di un percorso che connettendosi con la Palmiro Togliatti devia su Via dei Romanisti verso Torre Spaccata ed oltre fino all’Università.

Sul lato interno è prevista la riconnessione del tracciato con l’attuale tranvia Prenestina in corrispondenza della Circ.ne Casilina, dove verrà realizzato il tombamento della ferrovia con la realizzazione di una nuova fermata e lo scambio con le Metro C Pigneto.”

Naturalmente, come ho seguito da vicino la vicenda della Prenestina bis, con altrettanto impegno assicuro di seguire costantemente l’evoluzione dei problemi su esposti. Ho ringraziato l’Assessore per l’attenzione che ha voluto dedicare ai miei interrogativi e nel contempo non intendo rinunciare ad individuare con lui un momento di condivisione con i cittadini del nostro territorio.


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5 commenti su “Metro C: uscita via Tuberose e linea su ferro per via Casilina

  1. Sull’ultima parte di quanto indicato dall’assessore Improta, mi permetto di suggerire:
    1) non trasformare la ferrovia Laziali-Centocelle in tranvia, perché significherebbe rifare completamente armamento ferroviario e sistema di alimentazione elettrica, dovuto a standard presenti incompatibili. Sarebbe una realizzazione molto costosa che non darebbe risultati di efficientamento, ma di disagi dovuti agli interventi.
    2) I “risparmi” così ottenuti, li investirei nell’alzare le banchine dell’attuale ferrovia nel tratto Laziali-Centocelle, per permettere agevole accesso ai treni (questo comporterà la dismissione dei treni acquistati negli anni 60 del secolo precedente). Dopo la stazione di Centocelle inserirei le necessarie comunicazioni pari/dispari fra i binari per realizzare le banchine su entrambi i lati (o centrale), attestandovi il capolinea.
    Lascerei indipendente il collegamento con l’Università di Tor Vergata, realizzando un capolinea all’altezza (appunto) della stazione Parco di Centocelle (nello spartitraffico di viale Togliatti, all’intersezione con la metro C e con la Roma-Centocelle) affidandolo ad una tranvia veloce che, passando (forse) per viale dei Romanisti e le sue prosecuzioni, arrivi all’Università di Tor Vergata e al policlinico.
    Infine, e questo costa veramente poco e si potrebbe fare oggi stesso, realizzerei un collegamento (anche con bus) tra l’Università di Tor Vergata e il policlinico con la fermata di Torre Angela della linea C.
    Grazie.

  2. 1) La Roma-Giardinetti, se lasciata a scartamento ridotto, non potrebbe essere collegata alla esistente rete tramviaria; dato che il collegamento a Termini va dismesso dovendo togliere il binario dal primo tratto della Casilina, la linea isolata perderebbe ogni utilità.
    2) L’incarrozzamento a livello (marciapiedi alti) può esistere solo all’interno delle stazioni; per fermate in sede stradale risulterebbe pericoloso; occorrerebbe poi modificare tutti rotabili.
    .

  3. La Roma Giardinetti ex Roma Pantano ex Roma Fiuggi-Alatri Frosinone e’ l’unico esempio di Stadtbahn a Roma. Un ridente paesino dell’Assia, Francoforte, ha una rete di ben nove linee di questo tipo che ne costituiscono l’ossatura e vi insistono piccole attivita’ economiche di sussistenza quali la Banca Centrale Europea, la Borsa, e svariati grattacieli per raggiungere i quali dei seminullafacenti al limite della soglia di poverta’ usano proprio questo tipo di ferrovie in quanto piu’ efficienti. Eliminarla per (forse) trasformarla in una linea COMUNQUE meno efficiente e capace nelle intenzioni, ma in realta’ sotto sotto per fare piu’ parcheggi e spazio per le macchine, e’ un furto per i cittadini. Il signore qua sopra non sa purtroppo che se trasformata in tram porterebbe meno persone, e non e’ solo lo scartamento ma il tipo di alimentaione elettrica il tipo di marcia etc. Non si capisce per quale motivo andrebbe eliminato il collegamento a Termini, anzi andrebbe prolungato il binario che oggi si attesta alle Laziali. Altre parole in liberta’ non supportate ne’ dalla scienza ne’ dalla tecnica ne’ dalla logica o dal buonsenso: Dove sta scritto che l’incarrozzamento a marciapiedi alti puo’ esistere solo all’interno delle stazioni? (poi occorrerebbe capire cosa si intende per stazioni) A Francoforte esiste tranquillamente su tutta la rete e nessuno protesta o si e’ mai fatto male. Sul fatto che occorrerebbe modificare tutti i rotabili, sarebbe pure ora di comprarne di nuovi vista l’eta’ che hanno!! Invece ATAC che fa? Compra 700 autobus tutti a gasolio, tanto il metano ce lo siamo scordato dopo aver speso i soldi per adeguare i depositi, e zero euro per tram e convogli ferroviari. Questa e’ la politica e poi si riempiono la bocca con la cura del ferro, il trasporto moderno pulito ed europeo? Ma ci facciano il piacere! La colpa e’ anche dei cittadini che aprono la bocca senza sapere cio’ di cui parlano, e/o che non cacciano a pedate questi incompetenti.

  4. OTTIMA L’IDEA DI ALLUNGARE LA METRO LAZIALI-P.CENTOCELLE SU VIALE ROMANISTI-VIALE TORRE MAURA-SORBONA FINO ALLA ZONA DEL POLICLINICO TOR VERGATA , CONSIDERANDO CHE PRESTO SU VIALE TORRE MAURA-CIAMARRA-FOSSO SANTA MAURA VERRANO COSTRUITE NUOVE TORRI RESIDENZIALI CON NEGOZI ( PER CAPIRCI VICINO IL DISTRIBUTORE SHELL DI VIA FOSS.SANTA MAURA , TUTTA LA STRISCIA FINO ALL’INCROCIO DI VIALE CIAMARRA). CONTRARISSIMO DI ATTESTARE IL CAPOLINEA A PARCO CENTOCELLE E FARE LA NUOVA METROTRAMVIA DA LI’ A CINECITTA EST-POLICLINICO TOR VERGATA, SIGNIFICA COSTRUIRE UN NUOVO DEPOSITO, ACQUISTARE IN NOVO TUTTO, INVECE SI ALLA DEVIAZIONE DA PARCO CENTOCELLE PER ROMANISTI-TORRE MAURA FIANCHEGGIANDO IL QUARTIERE CINECITTA EST, IN PREVISIONE ANCHE DELL’ARRIVO DEL NUOVO QUARTIERE ATER GROTTE CELONI DAL CAPOLINEA BUS DEL 105, ETC FINO OLTRE LE ZONE ABUSIVE DI VILLA VERDE , CHE ACQUISTEREBBERO VALORE URBANO CON TALE NUOVO QUARTIERE. DA PARCO CENTOCELLE A GIARDINETTI E FINO ALL’INCROCIO CASILINA -TOR VERGATA, NEL QUARTIERE TORRE NOVA SI RADDOPPIEREBBE LA VIA CASILINA LEGANDOSI ALLA GIA’ ALLARGATA CASILINA DA T.VERGATA A SOTTO CAMBELLOTTI . QUINDI VIA SUBITO AI LAVORI DELLA METROTRAMVIA ROMA TERMINI LAZIALI – PARCO CENTOCELLE – VIALE ROMANISTI (QUARTIERE T. SPACCATA) VIALE TORRE MAURA ATTRAVERSANO IL QUARTIERE CINECITTA EST E SCENDENDO PER VIALE DELLA SORBONA , PREVEDENDO UNA FERMATA DI SCAMBIO CON LA PROSSIMA LINEA METRO ANAGNINA-T.ANGELA CHE ATTRAVERSERA’ IL NUOVO QUARTIERE ROMANINA ( QUINDI FINE COSI E INIZIO DELLA VALORIZZAZIONE DELLA BORGATA DECADENTE DI ROMANINA) . AVANTI TUTTA E SPERANDO CHE ..I COMITATI QUARTIERE ASSOCIAZIONI APPOGGINO SENZA.. I SOLITI SE DI QUALCUNO…BUONA LAVORO COMUNE DI ROMA E ATAC!!! AVANTI TUTTA!!!

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