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Missione sede nuova: il Municipio XV si mette in cerca di “casa”

Tra le zone monitorate, l’asse Flaminia, Ponte Milvio, Saxa Rubra, e i quadranti di Labaro e Colli d’Oro

Dopo anni trascorsi in affitto, il Municipio XV è pronto a mettere radici. E questa volta sul serio. È stato pubblicato online l’avviso pubblico per l’acquisizione di un nuovo immobile da destinare a sede istituzionale: non più canoni da capogiro, ma un acquisto vero e proprio.

Il Quindicesimo municipio cerca casa, e lo fa guardando al libero mercato, con l’intento di trovare uno spazio che sia finalmente all’altezza del suo ruolo.

L’obiettivo è chiaro: dire addio agli spazi di via Flaminia 872, dove l’amministrazione paga oltre 765mila euro l’anno solo di affitto, ma trovare una struttura moderna, funzionale e – perché no – rappresentativa. Dopo sedici anni di permanenza in quel sito, si volta pagina.

La decisione è netta: “L’Amministrazione è interessata unicamente ad acquistare immobili a titolo di piena proprietà”, si legge nero su bianco nel bando pubblicato sul portale di Roma Capitale.

Nel frattempo, il personale è costretto a lavorare in spazi molto spesso insufficienti, mentre i cittadini fanno la spola tra più sedi.

I servizi sociali, ad esempio, sono dislocati in via Cassia 472, mentre gli sportelli anagrafici sono sparsi in sedi diverse. Una situazione frammentata e logorante che pesa sull’efficienza e sulla dignità del servizio pubblico.

Foto sede municipio XV

La ricerca dell’immobile ideale è iniziata, anche se non è la prima volta. Ma ora il Municipio fa sul serio. Cerca un edificio indipendente, ben collegato con le principali arterie stradali e servito da mezzi pubblici.

L’ideale sarebbe un’unica struttura di almeno 5.000 metri quadri, completa di spazi per uffici politici, tecnici e amministrativi, e dotata di almeno 250 postazioni di lavoro. In alternativa, due edifici separati: uno da 3.000 e uno da 2.000 metri quadri.

Importante anche l’accessibilità: almeno 30 posti auto, con parcheggi a norma, e superfici flessibili (sono accettabili anche immobili con dimensioni inferiori del 10% o superiori del 30% rispetto al richiesto).

Tra le zone monitorate, l’asse Flaminia, Ponte Milvio, Saxa Rubra, e i quadranti di Labaro e Colli d’Oro.

Ma all’orizzonte c’è anche un’altra possibilità: quella di uno dei complessi in fase di progettazione nell’ambito delle compensazioni edilizie.

Se tutto andasse a buon fine, potrebbero spuntare ben 7.000 metri quadri da destinare all’amministrazione, proprio a due passi dalla sede RAI.


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