

Piazza San Giovanni e le vie limitrofe stracolme di gente il 5 dicembre 2009
Fumogeni, cartelloni, musica, parole, gente in piazza, idee ben radicate e precise. Questi i principali elementi che hanno caratterizzato la manifestazione “No Berlusconi Day” del 5 dicembre 2009 conclusasi e piazza San Giovanni, il luogo delle proteste capitoline per antonomasia .
Il motivo del raduno è chiaro: le dimissioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. I manifestanti sono partiti da piazza della Repubblica alle ore 14.00, carichi di adrenalina per protestare contro le azioni illegali e faziose del Premier. Più cortei si sono dilatati lungo le principali vie del centro della capitale per congiungersi tutti allo stesso punto: piazza San Giovanni dove la sera si è tenuto il concerto. Prima dello spettacolo, però, sono intervenuti vari personaggi più o meno famosi per esplicitare le ragioni dell’evento e la volontà dil cacciare il Premier. Nessun leader politico è intervenuto dal palco.
Non sono mancati riferimenti alle vicende dell’Abruzzo e di Napoli, del ponte di Messina, del lodo Alfano e del processo Mills. Tutti gli interventi, però non erano mirati solo a sviluppare critiche ma soprattutto a fare controinformazione. Berlusconi ha sempre tratto vantaggio dalla disinformazione lasciando il popolo all’oscuro, manipolato da media che a loro volta erano e sono manovrati dal premier stesso. Ora è tempo di agire e di informarsi. Basta censure. Basta illusioni e bugie. Il popolo vuole i fatti. Non sopportano più le cariche politiche che si prendono gioco di loro. Questo il tenore degli interventi.
Colpiva, guardando piazza San Giovanni gremita di gente, le persone presenti. Non solo i giovani, infatti, manifestavano contro Berlusconi. C’erano adulti, famiglie con bambini, operai e liberi professionisti, pensionati insomma ed erano provenienti da tutta Italia. E tutti uniti per innalzare all’unisono il grido di protesta. La piazza era stracolma. Le vie limitrofe anche. Una manifestazione ben organizzata in tutto e per tutto. La prima, occorre sottolinearlo, autoconvocata utilizzando i nuovi mezzi: Facebook in testa.
La censura applicata sui media impedirà l’azione immediata del “No Berlusconi Day” ma si spera sempre in fondo che le proteste e le speranze del popolo, cui appartiene la sovranità, vengano accolte.
No B-Day: 500 mila in piazza contro Berlusconi
Un corteo in viola da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni, per manifestare il proprio dissenso
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