

Rinvenuti, nascosti nel tunnel di una fungaia, quindici quintali di rame, due furgoni e un’autovettura risultati rubati
Il Presidente della Commissione Sicurezza: “Il campo abusivo sulla Palmiro Togliatti ha ormai i giorni contati. Nonostante ciò continua a riservare sorprese degne del vaso di Pandora”.
“Esprimo il mio ringraziamento alla Polizia Municipale dell’VIII Gruppo, in particolare al Comandante Antonio di Maggio, per la brillante ed esemplare operazione di controllo avvenuta il 12 gennaio 2009 presso il campo nomadi Casilino 900, nell’ambito della quale sono stati rinvenuti, nascosti nel tunnel di una fungaia, quindici quintali di rame, due furgoni e un’autovettura risultati rubati”.
Lo dichiara il Consigliere capitolino del Pdl, Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma in merito alle attività di controllo effettuate oggi dall’VIII Gruppo della Polizia Municipale all’interno del Casilino 900, che oltre al rinvenimento di mezzi e materiali di provenienza furtiva hanno condotto alla denuncia a piede libero di una donna abitante nel campo per ricettazione.
“Il Casilino 900 ha i giorni contati. Ancora una volta è emersa in tutta la sua evidenza la questione del degrado legato all’insediamento sulla Palmiro Togliatti e le numerose attività illecite che si svolgono al suo interno. Nonostante i ripetuti controlli da parte delle forze dell’ordine illegalità e delinquenza sono più presenti che mai e non mancano sorprese degne del vaso di Pandora”.
“Una recente operazione portata a termine dai Carabinieri del Ros – afferma Santori – ha messo in luce che famiglie di nomadi disoccupati che vivevano in povertà nelle baracche del campo disponevano in realtà di ville, appartamenti e titoli per oltre un milione di euro, patrimoni di cui la provenienza non si conosce. Dopo aver rinvenuto nell’insediamento persino le panchine scomparse dal parco di Centocelle questa volta siamo addirittura in presenza di un lungo tunnel, con accesso dal campo, utilizzato per nascondere la refurtiva. Il recupero dei due furgoni rubati non è stato possibile a causa del fango e delle condizioni di pericolo del percorso, che hanno reso difficile anche una completa ispezione della fungaia i cui tunnel all’apparenza sembrerebbero essere lunghi qualche chilometro. Le trecce di rame nuovo invece, forse di provenienza della stessa ditta che aveva denunciato la scomparsa di uno degli autocarri, sono state recuperate dagli agenti della Polizia Municipale e dai Vigili del Fuoco”.
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