PNRR, Caudo (Roma Futura): Governo contro Roma e le città

I primi di giugno segnalavo che le incertezze del governo Meloni sul PNRR sarebbero costate care alle città e a Roma. Ora è accaduto. Il documento di revisione del PNRR messo a punto dal governo Meloni e dal ministro Fitto taglia 3,3 mld di finanziamenti per i Programmi Urbani Integrati (pag. 150 del documento di revisione) che a Roma significa mettere in discussione il più importante intervento (180 milioni di euro) nelle periferie, a Corviale, Tor Bella Monaca e Santa Maria della Pietà. Non si cancellano i progetti, si definanziano dal PNRR per spostarli su altre fonti che però non vengono indicate.
A Roma i PUI significano 180 milioni di appalti già aggiudicati con la progettazione in corso e  l’istruttoria da avviare per aprire i cantieri entro dicembre di quest’anno.
Il vero danno è l’incertezza, tutto si rallenterà e si fermerà; è stato complicato tenere la giusta tensione per rispettare i tempi ma ora tutto questo rischia di fermarsi. Appalti già aggiudicati che ora si rischia di dover pagare con altre fonti di finanziamento che però non vengono indicate.
3,3 mld per la rigenerazione urbana spostate per finanziare il capitolo del Repower-EU sulla questione energetica.
A fronte di dette criticità, con specifico riferimento agli interventi inclusi in M5C2 di cui è titolare il Ministero dell’Interno, per la misura M5C2 – Investimento 2.1, Investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, e per M5C2 – Investimento 2.2, Piani urbani integrati – progetti generali, si segnala l’opportunità di ricorrere a fonti di finanziamento nazionali al fine di agevolarne l’attuazione e di facilitare i relativi processi di rendicontazione. Al contempo, considerato che la finalità di policy dei suddetti interventi riguarda la coesione sociale ed economica, si intende reindirizzare le risorse PNRR ad essi precedentemente allocate a favore di misure per il contrasto della povertà energetica e la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico, in particolare prevedendo interventi mirati ai ceti meno abbienti.” Dal documento “Proposte per la revisione del PNRR e Capitolo REPowerEU”, 27 luglio 2023, Ministero per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e in PNRR. Le criticità a cui ci si riferisce nel documento sono però indicate in modo generico, si parla di frammentarietà degli interventi (a Roma ad esempio non è così, i PUI sono concentrati in tre poli); o ancora si fa cenno al principio del Non Arrecare Danno Significativo (Do-No- Significant-Harm, DNSH), anche questo mai messo in discussione nei progetti di Roma.

Lo dichiara Giovanni Caudo, capogruppo di Roma Futura in Campidoglio e presidente della Commissione Pnrr


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